Influencer, l’Agcom lancia la consultazione pubblica sul codice di condotta. Si vuole definire un disciplinare come quello in vigore per il settore radiotelevisivo
L’Agcom ha deciso di aprire una consultazione pubblica sul codice di condotta per gli influencer, frutto del lavoro del tavolo tecnico istituito a gennaio scorso. Il codice di condotta, coerentemente con le finalità delle linee-guida approvate lo scorso gennaio, si pone l’obiettivo di definire un quadro disciplinare per gli influencer analogo a quello in vigore per il settore radiotelevisivo. Una volta emanato rimarrà la difficoltà dell’applicazione concreta, ma questa è altra questione.
Che cosa prevede il codice
Tra i principali temi trattati, spiega l’Autorità, ci sono la creazione di un registro degli influencer, la loro identificabilità, e le misure per tutelare i diritti fondamentali delle persone, con particolare attenzione ai minori e alle categorie vulnerabili. Il codice prevede, tra l’altro, il divieto di arrecare danni fisici o morali ai minori, di sfruttarne l’inesperienza o la credulità e di manipolare la fiducia degli utenti.
Si pone inoltre l’accento sulla trasparenza nell’uso di filtri e altri strumenti di modifica dei contenuti. Una sezione specifica del codice riguarda la riconoscibilità della pubblicità, integrando indicazioni sulla comunicazione commerciale in linea con la Digital Chart dell’istituto di autodisciplina pubblicitaria.
In arrivo le campagne informative
Il tavolo tecnico, una volta che il codice sarà adottato ufficialmente, avrà anche il compito di pianificare e realizzare campagne informative per promuovere consapevolezza e responsabilità nel mondo dell’influencer marketing. Il consiglio dell’Agcom ha espresso apprezzamento per l’impegno e la professionalità dimostrati dal tavolo tecnico e ritiene che la consultazione pubblica rappresenti «un’opportunità per arricchire la proposta, coinvolgendo una platea più ampia di soggetti interessati e garantendo trasparenza e partecipazione».
Oltre al codice di condotta, saranno sottoposte a consultazione anche due proposte di modifica delle linee-guida elaborate dal tavolo tecnico, abbassando le soglie per la definizione di influencer rilevante rispetto a quanto inizialmente previsto.
Con questa iniziativa, l’Autorità punta a costruire un quadro di regole condivise per rendere il settore dell’influencer marketing più responsabile e trasparente.
La commissaria Giomi: al tavolo servivano anche le associazioni dei consumatori
La decisione del consiglio dell’Autorità è stata assunta con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi. In una nota, Giomi spiega che ha votato contro l’avvio della consultazione pubblica sul codice di condotta «perché il tavolo che lo ha prodotto non ha rispettato i criteri di piena partecipazione dei soggetti interessati e in particolare ha escluso le associazioni di consumatori. Si è così privato il Codice del punto di vista fondamentale di quella stessa utenza che intende tutelare, un punto di vista non pienamente recuperabile ora che si è giunti all’ultima tappa». I temi toccati, secondo la commissaria, sono «tutt’altro che tecnici» ma al contrario «destinati ad avere un impatto quotidiano su opinione pubblica, salute psicologica, coesione sociale e naturalmente scelte d’acquisto».