Infortuni sul lavoro. UGL chiede incontro con il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia per dire basta alle morti bianche
L’UGL Friuli Venezia Giulia chiede un incontro con il Presidente della Regione con il fine di trovare delle soluzioni concrete a sostegno dei lavoratori e delle imprese per arginare il fenomeno delle cosiddette “morti bianche” sul lavoro.
A livello nazionale i dati Inail hanno evidenziato che nel primo quadrimestre del 2021 ci sono stati 306 morti sul lavoro, con un incremento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. In Friuli Venezia Giulia, nello stesso periodo, è stata registrata una crescita pari al 20% degli Infortuni mortali rispetto al primo quadrimestre 2020 con 6 casi.
Secondo Roberta Vlahov, Segretario Regionale UGL Friuli Venezia Giulia: “Occorre gettare le basi per divulgare una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro, fatta di prevenzione, igiene e salute. In tal senso, è opportuno attivare la costituzione di una Agenzia Regionale per la Prevenzione Igiene e Sicurezza che garantisca un’azione efficiente ed efficace. È altresì necessario – continua – realizzare con la collaborazione del Sistema Nazionale per la Prevenzione (SINP), il Coordinamento Regionale delle Banche Dati (INPS; INAIL; ISTAT; Ministero del Lavoro; Ministero della Salute), l’accesso unificato delle banche dati, quale strumento indispensabile su cui basare i processi di valutazione, volto alla pianificazione degli interventi che rispondano ai criteri di efficacia, efficienza, pertinenza e sostenibilità”.
Per il Segretario Regionale UGL: “E’ opportuno attivare i Comitati regionali di coordinamento, promuovere corsi di formazione e addestramento sulla Prevenzione, Igiene, Salute e Sicurezza, anche nelle scuole. Infine, incentivare la messa a punto di un Progetto Nazionale sul monitoraggio, controllo e valutazione dell’applicazione del D.Lgs.81/08”.