Interpretazione “destra” del concetto: democrazia sì…. ma senza diritti per le minoranze

Trelani di Fratelli d’Italia minaccia la modifica del regolamento delle commissioni: la destra non manca di rimarcare la propria allergia verso i percorsi democratici. lo denuncia in una nota la Consigliera regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra secondo cui vi sarebbe la volontà della maggioranza di destra in Consiglio regionale di operare affinché nessuno disturbi il manovratore. Spiega Pellegrino: ““Mentre il consigliere di maggioranza Treleani di Fratelli d’Italia minacciava i consiglieri di minoranza, tutti presenti in IV Commissione, di mettere mano al regolamento dello stesso per limitare l’attività politica dei commissari, io, con i colleghi di Opposizione, declinavamo tutte le difficoltà occorse allo studio di un documento di 359 pagine in un periodo caratterizzato da un assestamento di bilancio che in regione è arrivato a una cifra record di quasi un miliardo e mezzo di euro.” La dichiarazione  a margine della presentazione del DGR n. 996/2024 Piano energetico regionale. “L’abilità nel riversare su altri la propria incapacità di organizzare il cronoprogramma delle proprie attività, determinato dalla concomitanza di appuntamenti e soprattutto dell’inadeguatezza nell’allocazione dei denari frutto del lavoro dei nostri corregionali, è propria di una parte politica che si è vista proiettata in brevissimo tempo nell’agone politico manifestando la propria impreparazione e inadeguatezza. La dichiarazione dell’assessore Scoccimarro – incalza la Vice Presidente della IV Commissione – che aveva ipotizzato di poter far slittare la discussione e il voto del PER dimostra di ignorare quanto si produce nei suoi uffici. Quello che non è chiaro – prosegue la consigliera Pellegrino – è che chi svolge con correttezza e lealtà il mandato affidatogli dall’elettorato, seppur minoritario, non può sorvolare su documenti così importanti come il PER, neppure quando si è tentato di declassarlo a documento tecnico piuttosto che politico. Ma è una certa parte politica che lo ha redatto, o meglio che ha dato le direttive per la realizzazione con i suoi contenuti. Va da sé che se venisse elaborato dalla sinistra avrebbe delle connotazioni molto probabilmente differenti perché è indubbiamente un Piano politico. Ultima, ma non ultima considerazione – conclude l’esponente di Opposizione – Troppe volte emerge, da alcuni interventi dei consiglieri di maggioranza, che il lavoro svolto dalle opposizioni è considerato come un inutile orpello e spesso una superflua perdita di tempo. Esiste una maggioranza a cui i cittadini hanno dato il compito e il diritto di dettare le regole, ma non certo quello di tarpare le ali alla dialettica istituzionale mortificando il dibattito e il giusto tempo per studiare i documenti.”