Interrogazione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia sui contributi al ciclismo regionale
Mentre cresce il malumore delle società ciclistiche del Friuli-Venezia Giulia, che devono sopravvivere con una manciata di spiccioli e a stento riescono a organizzare le poche manifestazioni realizzate in regione, alla società ASD Sportunion, con sede a San Donà di Piave, vengono concessi 100 mila euro di contributo per l’organizzazione di una sola gara ciclistica che avrà un’unica tappa per intero in Friuli-Venezia Giulia e 3 tappe a cavallo fra Friuli e Veneto, oltre che la tappa iniziale completamente in Veneto.
«Continua nel settore del ciclismo il processo di venetizzazione della regione avviato dalla Giunta Fedriga – dichiara il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo –. Mentre le nostre società arrancano nella disperata ricerca di sponsor privati in grado di garantire la copertura finanziaria delle manifestazioni sul territorio, la Regione concede 100 mila euro a una società veneta per la Adriatica Ionica Race, la corsa organizzata da Moreno Argentin, che, oltre a essere stato campione del mondo di ciclismo su strada, ha anche il “merito” di essere amico del governatore del Veneto, Luca Zaia, proprio come il nostro Presidente. Evidentemente, questo pesa molto di più del lavoro che quasi quotidianamente fanno le centinaia di appassionati di ciclismo della nostra regione per promuovere una disciplina che ha importanti ricadute sociali, educative e anche turistiche».
Numerose società regionali impegnate nel settore del ciclismo lamentano una scarsità di fondi e contributi che rischia di minare la sopravvivenza stessa di alcuni settori di uno sport che fa parte della storia della nostra regione. Questo è vero in particolare per il ciclismo giovanile, costretto a fare i conti con un numero limitatissimo di gare in Friuli-Venezia Giulia, motivo per cui le società e le famiglie sono obbligate a lunghe e costose trasferte in Veneto per permettere ai propri ragazzi di partecipare alle competizioni.
«Con i soldi concessi alla società veneta per l’organizzazione di una sola gara, si sarebbero potute organizzare più di 30 competizioni giovanili nella nostra regione, capaci di portare ognuna, sul territorio, centinaia di atleti, famiglie e appassionati anche dalle regioni limitrofe, dalla Slovenia e dalla Carinzia. Invece – osserva Moretuzzo – le nostre società e i nostri giovani atleti devono sobbarcarsi impegni e costi spesso insostenibili, che rendono sempre più difficile la prosecuzione dell’attività».
Il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia nei prossimi giorni depositerà un’interrogazione per sapere quali azioni intende mettere in atto la Giunta regi