Ipotesi di reato corruzione e turbativa d’asta. Nel mirino della procura milanese possibili mazzette in Lombardia e Nordest

Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano su mandato della procura della Repubblica di Milano,   sta effettuando perquisizioni presso svariate sedi Anas, la società pubblica di proprietà  delle Ferrovie dello Stato che gestisce la rete di strade di interesse nazionale e si occupa di infrastrutture stradali. In sostanza da quanto fin qui emerso  sono scattate questa mattina, giovedì 3 ottobre, le perquisizioni relative ad un’inchiesta si starebbe indagando per corruzione e turbativa d’asta. I reati ipotizzati nell’inchiesta dell’aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri sono corruzione, turbativa d’asta e rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio. L’ipotesi è che appalti per la realizzazione di strade siano stati pilotati in cambio di mazzette. Si ipotizzano mazzette in cambio di appalti sui lavori stradali che riguardano la Lombardia e il Nord-Est Italia. Le presunte tangenti ammonterebbero a circa 400mila euro. Nelle perquisizioni e acquisizioni documentali sono coinvolti manager e funzionari (risultano nove indagati), società Anas-Struttura territoriale Lombardia e Consorzio Stabile Sis a Torino. Perquisite sedi Anas anche a Milano e Roma. Tra gli indagati ci sono almeno due funzionari di Anas. I riferimento al nordest sarebbe relativo al  Consorzio Stabile Sis che fra l’altro si occupa della famosa (o famigerata) pedemontana veneta.