Ispezioni sanità: Oddio ci si ristretta la notizia
Avevamo una certa curiosità di vedere come la stampa del Fvg avrebbe trattato la notizia dell’arrivo degli ispettori del ministero per le verifiche nei nosocomi di Gorizia e Palmanova per accertare i numeri nelle terapie intensive durante il picco pandemico. Quei numeri che si sospetta fossero stati pilotati per alterare la verità ed evitare che la Regione, in barba ai rischi di contagio, scivolasse in scomode posizioni cromatiche. Ovviamente la notizia che era di grande rilevanza non è stata sottaciuta, non era possibile anche perchè sul web impazzava e per un giorno la “fiammata” c’è stata. Poi sono partite le contromisure e palese è stato il tentativo di minimizzarne la portata dando poi l’ultima parola all’assessore Riccardi, che nel suo stile, ha cercato di minimizzare da un lato e di delegittimate dall’altro, ospitato ovviamente dai gemelli siamesi del giornalismo Fvg: «Le Aziende sanitarie ha chiosato Riccardi con una cipiglio stizzito e “tombale”, hanno spiegato più volte, e anche in Commissione consiliare, le manovre effettuate in quei mesi. Non avranno, quindi, alcun problema a mettere a disposizione del ministero i dati in loro possesso. Colpisce, in ogni caso, come qualcuno a Roma pare non avere, probabilmente, molto da fare».
Ovviamente la dichiarazione, che abilmente scarica come sempre le responsabilità alle “aziende”, come se la nomina delle dirigenze fosse affare d’altri, ha scatenato reazioni allibite praticamente da tutte le opposizioni. Ma come prevedibile queste non hanno praticamente trovato spazio sui media se non un boxino striminzito concesso al Pd, insomma ci si è ristretta la notizia. Sparita dall’orizzonte. Vedremo se oggi andrà meglio, ma non c’è da giurarci.