Itaca un bilancio di ripresa e resilienza

Il bilancio numero 29 della Cooperativa sociale Itaca si riallinea sostanzialmente ai valori dell’era pre-Covid e riprende il trend di crescita salendo a 49,9 milioni di euro, segnando un incremento del 12,3% rispetto all’anno precedente (44,4 nel 2020, 50,3 nel 2019). Cresce anche l’utile netto che supera i 776 mila euro. La presenza femminile si assesta all’82,7%, l’occupazione a 1845 lavoratori di cui 1281 soci. Si chiude all’insegna del consolidamento dei risultati l’era della presidente Orietta Antonini, che consegna alla futura governance un’impresa sociale solida. “In un contesto ancora fortemente influenzato dall’emergenza sanitaria – afferma la presidente uscente Orietta Antonini -, abbiamo continuato ad agire per tutelare la salute e il benessere delle persone, i nostri beneficiari, soci e lavoratori che hanno continuato ad operare con pazienza e con straordinario e competente impegno. Abbiamo continuato a tutelare l’occupazione qualitativa e quantitativa, l’equilibrio gestionale, il mantenimento del sistema valoriale, la cura delle relazioni su cui si fonda il nostro essere Cooperativa. In questo quadro, il 2021 si è chiuso con un ottimo risultato, non scontato ma meritato”. “I servizi a favore dei nostri beneficiari e committenti si sono contraddistinti grazie ad un enorme lavoro di personalizzazione degli interventi, finalizzati a rispondere al meglio agli specifici bisogni e a fare sistema. Tutto ciò risponde alla nostra visione etica dell’agire cooperativo, che riteniamo sia l’unica via per rendere sostenibile il welfare territoriale o di prossimità”. La maggior parte della forza lavoro risulta costituita anche nel 2021 da soci lavoratori, pur in presenza della possibilità consentita dalla L.142/2001 di instaurare un rapporto associativo anche con dipendenti a tempo determinato, tuttavia, in linea con la mission di Itaca, lo status di socio è collegato alla stipula di soli contratti di lavoro a tempo indeterminato. Gli effetti della pandemia da Covid-19 sul personale nel corso del 2021 sono in parte rientrati, una tendenza che si evidenzia nell’aumento delle ore lavorate che salgono a 2.283.697 (+ 6,8%) e nella diminuzione dei permessi (-14,8%) correlati in particolare ai congedi parentali Covid. Il ricorso al Fondo di Integrazione Salariale (FIS.) è stato attivato da gennaio fino a dicembre, quando l’ammortizzatore sociale ha avuto termine, con anticipazione da parte di Itaca a tutti i 746 lavoratori interessati delle relative spettanze, pari a oltre 287 mila euro. La formazione è restata un caposaldo, ponendosi obiettivi importanti quali lo sviluppo personale e professionale dei lavoratori e, allo stesso tempo, la crescita della Cooperativa, perché favorire l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità e competenze è fondamentale per garantire una sempre aggiornata prestazione nei servizi. Il Piano Formativo ha coinvolto la quasi totalità dei lavoratori in almeno un percorso formativo e con un ripreso slancio della formazione professionalizzante. Oltre 23 mila i beneficiari di attività socio assistenziali e educative erogate ad oltre un centinaio di committenti, i settori di intervento di Itaca hanno riguardato un ventaglio vastissimo di attività e target, ben 211 i servizi gestiti tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Alto Adige e Lombardia. L’approvazione del bilancio d’esercizio e degli altri punti all’ordine del giorno sarà oggetto delle assemblee separate previste il 17 maggio a Cervignano del Friuli, il 18 maggio a Treviso, il 19 maggio a Pordenone, il 20 maggio a Gemona del Friuli. Il 31 maggio a Casarsa della Delizia l’assemblea generale ordinaria dei delegati chiuderà i lavori. Nel corso delle assemblee, i soci procederanno al rinnovo del Consiglio di Amministrazione che guiderà la Cooperativa sociale Itaca per il triennio 2022-2025. “Il rinnovo della governance per il prossimo triennio – conclude Orietta Antonini – sono certa consentirà di valorizzare gli elementi distintivi del nostro modello di governo della Cooperativa Itaca, tra cui l’alternanza della rappresentanza, che consentirà conseguentemente anche una revisione degli assetti organizzativi utili per raccogliere le nuove sfide future”.