La fuga dei medici va affrontata con manovre concrete subito, non con annunci declinati nel futuro

I media hanno dato  ampio risalto a come la Regione FVG intende affrontare la carenza di medici: specializzandi in corsia già dal secondo anno, gettonisti, camici bianchi in arrivo dall’Argentina, possibilità di aumentare gli stipendi, ricorso al privato accreditato.
Ma sono solo annunci, e non tutti apprezzabili, mentre i principali problemi che spingono i medici alla fuga non vengono affrontati:  1) i medici ospedalieri del FVG hanno gli stipendi tra i più bassi d’Italia (dati MEF) 2) le prospettive di carriera sono ridotte al lumicino dopo i pesanti tagli dei reparti ospedalieri 3) i pochi dipartimenti e strutture complesse superstiti sono spesso retti da facenti funzione, che hanno la stessa responsabilità del primario ma non la stessa paga 4) il clima è diventato quasi ovunque opprimente per deficit di organizzazione, carenza di risorse, poca o nessuna  tolleranza verso i professionisti che si lamentano o parlano in pubblico  5) i medici di base sono gravati da asfissianti incombenze burocratiche e il supporto  amministrativo fornito dalla Regione pare decisamente inadeguato.
Ecco, questi sarebbero temi concreti su cui agire subito, con gli annunci declinati nel futuro si fa propaganda ma non si garantiscono i servizi.

Walter Zalukar Associazione Costituzione 32