La Giunta Fedriga vorrebbe cancellare la legge sulle portatrici carniche, tentativo, per ora, respinto
Più che promozione della cultura l’attività dell’assessorato regionale alla cultura sembra tendente alla revisione ideologica quando non alla rimozione di pezzi importanti della storia. Questo potrebbe essere il commento dopo la giornata di ieri. In Consiglio regionale è andato in scena il doppio scontro con l’assessore Gibelli nel mirino per il caso Kappa Vu, ma anche per il suo tentativo di cancellare la legge sulle portatrici carniche. «Promuovere il ricordo delle portatrici carniche – esempio di forza, coraggio, solidarietà e dedizione – si legge in una nota di Patto per L’Autonomia a commento di quanto accaduto in aula, è un atto doveroso. Biasimiamo il tentativo della Giunta Fedriga di abrogare la legge regionale che ne promuove la valorizzazione della memoria, stoppato dalla ferma opposizione delle minoranze e che ora ritorna all’attenzione della V Commissione. Come Gruppo Consiliare abbiamo presentato un emendamento contrario all’abrogazione della norma che, per quanto necessiti di un’attualizzazione, contempla, però, una serie di iniziative meritevoli per ricordare le portatrici carniche e, in generale, il ruolo delle donne tra le due guerre mondiali». In realtà sul tema delle portatrici la maggioranza non è apparsa coesa tanto che il tentativo della Gibelli è stato respinto e si tornerà in commissione.
Anche il Partito democratico ha emesso una nota tramite Acon (Agenzia stampa del Consiglio regionale); “Messo di fronte alla vergognosa abrogazione di due leggi, sulla Grande Guerra e sulle Portatrici Carniche, il Centrodestra ha dovuto riconoscere l’atto irresponsabile che stava portando avanti, calpestando la storia che ha segnato in maniera drammatica la nostra terra e le nostre comunità. L’assessore Gibelli ha dovuto quindi condividere la nostra iniziativa e ritirare la previsione inserita nel ddl 145, non prima che il presidente del Consiglio, Zanin, fosse costretto a interrompere la seduta e riunire i capigruppo di maggioranza, per mettere una pezza a un’evidente difficoltà in cui si è infilato il centrodestra”. Lo affermano in una nota i consiglieri dem Diego Moretti (capogruppo), Franco Iacop ed Enzo Marsilio a margine della discussione sul disegno di legge 145. “L’abrogazione della legge sulle portatrici carniche -evidenziano – avrebbe stracciato un iter, condiviso da tutte le forze politiche, volto a riconoscere il ruolo della donna durante il conflitto mondiale e il sacrificio di queste figure”.
Il dibattito in Consiglio
In realtà, al di là delle posizioni espresse dalle opposizioni, sul tema la posizione dell’assessore Gibelli e della maggioranza è apparsa subito in salita. La Maggioranza – rappresentata dal relatore Diego Bernardis, il consigliere leghista presidente della V Commissione – ha espresso ufficialmente la convinzione che il ddl 145 è un importante primo passo, capace di dare contenuti e ossigeno finanziario al progetto di Gorizia-Nova Gorica capitale europea della cultura 2025. Per le Opposizioni invece – che hanno affidato le relazioni di minoranza a Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Franco Iacop (Pd) – è poco più di una legge di manutenzione e rappresenta un’occasione persa, dal momento che il rapido iter non ha consentito l’audizione dei portatori di interesse. I gruppi di Opposizione lamentano inoltre il ridotto coinvolgimento della Commissione e contestano gli articoli di semplificazione che attribuiscono alla Giunta una serie di scelte prima affidate al Consiglio, apprezzando invece quello che ritengono un dietrofront della Maggioranza sul ruolo dell’Erpac, che esce rafforzato dalla nuova norma. Contestano inoltre – e proprio su quest’argomento si è acceso stasera il dibattito consiliare, l’abrogazione delle norme relative alla Grande Guerra e alla valorizzazione del ruolo svolto dalle portatrici carniche. Norme che alla fine, dopo il ripensamento chiesto dal consigliere di maggioranza Luca Boschetti (Lega), sono state stralciate. Il consigliere leghista carnico Luca Boschetti che – pur formalmente apprezzando l’emendamento modificativo che su quei punti era stato presentato dall’assessore Gibelli – aveva chiesto lo stralcio dei commi relativi alle leggi su Grande Guerra e portatrici, ricordando il ruolo svolto dalle donne carniche nella Prima guerra mondiale.
La cronaca dela giornata racconta che si è arrivati allo stralcio. Apprezzato esplicitamente da Antonio Calligaris (Lega): “Ringrazio l’assessore Gibelli per la scelta di confrontarsi in commissione in vista di una norma completa che metta in risalto gli eroi “normali” delle guerre. Nessuno comunque – ha detto ancora Calligaris rispondendo a Marsilio – voleva cancellare la memoria, perché i princìpi di quelle leggi sarebbero rimasti in piedi”. “Non è così – ha controbattuto Diego Moretti, capogruppo Pd – : quella norma di abrogazione non andava neppure presentata, e invece è stata approvata in commissione con il voto di tutta la Maggioranza”. Anche secondo Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) “è stato un grave errore, uno scivolone, inserire l’abrogazione di quelle leggi all’interno di questo provvedimento”. Il consigliere di Opposizione ha infine preannunciato alcuni emendamenti sul tema del multilinguismo. Argomento che sta a cuore anche a Igor Gabrovec (Ssk), che proporrà di valorizzare le lingue minoritarie in ogni settore culturale e ha inoltre invitato i colleghi a rispettare la corretta dizione di capitale europea della cultura, attribuita congiuntamente alle città di Nova Gorica e Gorizia.