La “giustizia” di Locri insiste e rinvia a processo Mimmo Lucano nonostante l’opinione (non vincolante) della Cassazione
“Sono senza parole. Sono stato rinviato a giudizio anche per i capi di imputazione che la Cassazione ha demolito. Evidentemente quello che vale a Roma non vale a Locri. Ma vado avanti con coraggio, la verità si farà luce da sola”. A parlare è Mimmo Lucano che alla fine e nonostante la pronuncia dell’alta corte dovrà affrontare il processo. Infatti dopo più di 7 ore di camera di consiglio e quattro giorni di udienza preliminare, il gup di Locri, Amelia Monteleone, ha rinviato a giudizio il sindaco sospeso di Riace e altri 26 indagati, fra cui la sua compagna Lemlem Tesfahun. Per Lucano e gli altri 26 indagati la prima udienza è fissata per il prossimo 11 giugno, di fronte ai giudici del Tribunale che dovranno stabilire se davvero il modello Riace nascondesse un vero e proprio sistema criminale come sostiene la procura che fino ad oggi non ha mai incassato un giudizio a conferma di tale ipotesi, ma come tale l’ha riproposta alla chiusura delle indagini e nonostante la pronuncia della cassazione.