La Scuola Mosaicisti del Friuli al centro di una conferenza internazionale sul mosaico in epoca romana
Si è svolta a Spilimbergo, martedì 10 ottobre 2023, una conferenza internazionale sull’arte del mosaico nel periodo romano. La sede scelta per questa importante giornata di studi è stata l’Istituzione che da oltre cento anni si occupa di formare e promuovere il mosaico, ovvero la Scuola Mosaicisti del Friuli. Prima edizione di un approfondimento dedicato al mosaico antico, e che gli organizzatori hanno già annunciato si ripeterà l’anno venturo, è stato voluto e curato dall’Associazione dei Paesi dell’Europa dell’Est (Murcia, Spagna), dal Museo di Storia Nazionale e Archeologia di Costanza e Centro per gli Studi delle Civiltà del Mar Nero (Romania), dall’Istituto della Lingua Romena (Bucarest, Romania), con il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Trieste e la collaborazione della Scuola Mosaicisti del Friuli. Il respiro europeo con cui la conferenza è stata ideata si è riflesso nel programma che ha visto la partecipazione di relatori dalla Spagna, dalla Romania e dall’Italia.
La conferenza si è aperta con i saluti istituzionali e l’augurio ai partecipanti e relatori di una proficua giornata di lavoro da parte del presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli Stefano Lovison, dell’assessore alla cultura del Comune di Spilimbergo Ester Filipuzzi, del direttore del Museo di Storia Naturale e Archeologia di Costanza Costantin Aurel Mototolea, della presidente dell’Associazione dei Paesi dell’Europa dell’Est Luminița Pigui Neagoe, e del console generale della Romania a Trieste Cosmin Victor Lotreanu.
La conferenza si è svolta in doppia lingua, italiana e romena, anche se non sono mancate domande e spiegazioni in spagnolo e ovviamente in inglese. I lavori sono stati coordinati dal direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli Gian Piero Brovedani e da Adriana Ioana Opriș, professoressa e collaboratrice dell’Istituto della lingua Romena a Bucarest a cui è anche toccata la gestione delle traduzioni.
Oltre al pubblico presente in sala con la partecipazione degli allievi del primo corso della Scuola Mosaicisti del Friuli, quelli cioè che affrontano il mosaico romano e durante l’anno formativo studiano e riproducono tecnica e forma espressiva di esemplari dell’arte antica, la conferenza è stata seguita anche in streaming attraverso un collegamento gestito dalla Romania e coordinato dal Messico dove si trovava la referente per il Museo archeologico di Costanza.
Nella prima sessione del mattino sono intervenuti: Irina Sodoleanu e Maria Bolocan del Museo di Storia Nazionale e Archeologia di Constanza (Romania) con l’illustrazione del caso archeologico dell’edificio del IV secolo, emporio dell’antica città di Tomis, con un vasto pavimento in mosaico policromo a motivi geometrici e vegetali; Francisco Peñalver del Museo Archeologico di Cehegín (Spagna) che ha presentato l’attività di un laboratorio di restauro e riproduzione di mosaici romani e bizantini nato in stretto rapporto con il museo; Oana Grigoruță del Museo di Storia Nazionale e Archeologia di Constanza (Romania) che si è concentrata sulla presenza dell’immagine del delfino nei mosaici romani, una ricca carrellata di casi supportata da molte immagini a descrivere le forme, ma anche le simbologie assunte da questo animale acquatico. Il pomeriggio ha visto le relazioni di: Mario Cesarano della Soprintendenza ABAP – per area metropolitana di Napoli con la ricca casistica dei mosaici pavimentali di Nola (Campania); Daniela Stratides del Museo di Storia Nazionale e Archeologia di Constanza (Romania) con un’analisi dei motivi decorativi testimoniati dai mosaici romani nella regione storica della Dobrugia, sita tra Romania e Bulgaria; e infine dell’architetto Paolo Tomasella dell’ERPAC- Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia che ha affrontato attraverso lo studio di testimonianze documentali e di opere tuttora visibili, la presenza di mosaicisti e terrazzieri friulani in Romania.
Una conferenza in tutto e per tutto internazionale che la Scuola Mosaicisti del Friuli ha accolto con vivo interesse non solo per offrire ad allievi e insegnanti spunti e nuove conoscenze, ma pure nell’ottica di un ampio e arricchente scambio, aggiornato e aperto al mondo, visto anche il numeroso pubblico che ha seguito l’evento collegandosi on line.