La Trieste “capitale” della protesta novax e nogreenpass diventa capitale del contagio. Fra le cause anche gli assembramenti incontrollati

Era nell’ordine delle cose che gli assembramenti senza alcuna precauzione favorissero il contagio, così non meraviglia la notizia che c’è un focolaio tra i manifestanti contro il green pass scesi in piazza a Trieste nei giorni scorsi e che un probabile replay possa esserci anche a Udine. L’epidemiologo capo della task force covid regionale, Fabio Barbone, l’ha spiegato sottolineando come sulla crescita dei contagi nel capoluogo regionale abbiano di certo inciso le situazioni di grande aggregazione di non vaccinati che per molti giorni hanno vissuto insieme nelle proteste contro il certificato verde. Un esempio è il caso dell’ex consigliere comunale Fabio Tuiach, uno dei protagonisti della piazza no green pass, che come è noto ed ampiamente ripreso dai media nazionali ha comunicato di essere positivo al covid. Contagiata anche la moglie. Tuiach ha come sintomi febbre~alta e tosse, ovviamente lui da bravo negazionista imputa il suo stato agli idranti della polizia. Visto che ne abbiamo viste e sentite tante, ci manca solo che nel delirio collettivo qualcuno inizi a sostenere che nell’acqua degli idranti spruzzata sopra i manifestanti vi fosse chissà quale agente patogeno. Comunque a Trieste l’incidenza degli ultimi sette giorni, secondo i dati diffusi, è salita a 190 casi per 100 mila abitanti, numeri che non si vedevano dallo scorso aprile. Tra i nuovi positivi c’è un 30 per cento di anziani vaccinati per cui la protezione non è più efficace perché fatta all’inizio del 2020, ha spiegato Fabio Barbone ai microfoni del Tgr Rai, il restante 70 per cento riguarda i non vaccinati che, come è noto, a Trieste sono tanti, considerato che nella città ha completato il ciclo vaccinale circa il 68 per cento della popolazione adulta contro una media nazionale dell’81.