L’architettura sulle riforme istituzionali sia frutto del contributo più condiviso possibile e non venga calata dall’alto
“Oggi ho partecipato alla conferenza stampa a Udine, promossa dall’Associazione per la Terza Ricostruzione, dove sono stati affrontati alcuni temi riguardanti il riassetto istituzionale degli enti locali della Regione Friuli Venezia Giulia, nello specifico la ricostituzione delle Province sotto forma di Area Vasta, che sono state abrogate dalla giunta Serracchiani.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra che prosegue “Nella riforma che è al vaglio del Parlamento e che prevede la nuova riorganizzazione, si darà vita al riordino ma vi è il timore che possa essere una riforma calata dall’alto che graverà sulla testa dei cittadini senza il loro benché minimo coinvolgimento.
Non può solo – prosegue la Vice Presidente della IV Commissione – coinvolgere le istituzioni, ma anche tutti i portatori di interesse. Il contributo che possono apportare può essere fattivo per ottenere una visione che veda il più ampio dibattito, massima partecipazione e condivisione sul progetto.
Partendo dalle esperienze passate, passando per i bisogni e valutando le difficoltà, in primis della montagna e delle zone più disagiate e periferiche, ci sarà la necessità di determinare le competenze e i poteri da destinare a quelle che verranno definite aree vaste.
Bisogna dare delle risposte ben organizzate a problemi eterogenei – continua l’esponente di Opposizione – evitando scorciatoie in una Regione dove la specialità, sancita dalla Costituzione, viene oggi messa in discussione da un disegno di legge che vuole introdurre nell’ordinamento l’autonomia differenziata. Bisogna utilizzare tutti gli strumenti speciali in possesso di una Regione a statuto speciale dando vita a un’architettura istituzionale che coinvolga tutti. È un esercizio di democrazia che con le tante riforme che hanno portato ad accentrare i poteri di governo ai Sindaci, al Presidente della Regione e alle loro relative giunte hanno separato sempre più le persone dall’esercizio della democrazia con l’allontanamento al voto come punta di un iceberg più ampio. La proposta che l’Associazione ha elaborato è quella di coinvolgere esponenti di forze politiche trasversali in modo da trovare dei confini e dei contenuti quanto più efficaci possibile per il governo del territorio. Allo stesso modo – conclude Pellegrino – ho raccolto l’idea di trasversalità e proposto di istituire un intergruppo consiliare con l’auspicio che si possa trovare la più ampia convergenza su un tema che avrà una ricaduta importante e che interesserà anche la vita quotidiana dei nostri corregionali.”