Lettera al direttore sulla nuova sede Comune di Udine

Gentile direttore, se posso, scherzerei anch’io sull’ultima euforica esternazione dell’attuale sindaco, Alberto Felice De Toni, che dopo 100 giorni di duro lavoro ha sentito l’impellente necessità di una nuova sede per il Comune di Udine. Una sede – da costruire ex novo – in cui trovi posto tutto l’apparato amministrativo gestionale della macchina burocratica e tutta di vetro, naturalmente per una totale trasparenza. Di tutto ciò, a quanto pare, anche la sua maggioranza era all’oscuro, del resto trasparenza non è sinonimo di chiarezza o di luminosità e, come sempre, si tende a voler pensare in grande, con grandi spese – soprattutto in vetril – senza però presentare alcun elemento chiaro in supporto all’idea, per altro non nuova ma nel cassetto di tutti i partiti, di un necessario miglioramento della burocrazia comunale. Peccato solo che nel programma di De Toni non ci sia alcun accenno a una nuova sede per gli uffici comunali: trasparenza oscurata da un fortuito blackout? Anche l’ex assessore Francesca Laudicina ricorda a De Toni che Babbo Natale non sta a Trieste ma al Polo Nord (inviare letterina) e che anche uno straccio di elaborato preveda l’utilizzo di risorse proprie. De Toni confida nell’incontro che avrà a settembre con il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga; augurandogli ogni bene, spero soltanto che non intenda trasportare nell’edificio 4.0 della nuova sede comunale l’attuale centralino, primo biglietto da visita di un Comune. In tutti questo cento giorni, avrà mai cercato di contattarsi? Perché nessuno ci riesce, ne ha sempre da sei a nove (persone) davanti in attesa. Eppure, almeno per il centralino, basterebbe prender lezione da altri comuni della regione. Mission impossible poi tentare di venir ricevuti dal sindaco: si viaggia di rimando in rimando finché il problema perde attualità.

Claudia Gallanda
già Consigliere comunale di Udine, mandato 2013-2018
Presidente Comitato “Tuteliamo-Ci”