Lettere non spedite venerdì 10 novembre al Kulturni dom

Scrivere d’amore: quello per la propria famiglia e per la propria città. Questa era la missione di Oksana Stomina, nata in Ucraina, a Mariupol, in una famiglia russofona che abitava lì da generazioni. Ha ereditato dai genitori l’amore per la scrittura: suo padre scriveva prosa e la madre invece, si dedicava alle poesie d’infanzia.
Dall’alto della sua casa, affacciata sul Teatro dell’opera, Oksana ammirava Mariupol. Ne decantava la bellezza nelle sue poesie e cercava i luoghi storici da valorizzare. Come molti altri abitanti della città, usava il russo per esprimersi, visto che l’ucraino non era nemmeno studiato nella scuola da lei frequentata.
Tutto è cambiato con l’arrivo del 2014, quando la città è stata presa di mira dai primi bombardamenti russi. Oksana non ha voluto migrare verso le zone più sicure: si sentiva come una guardiana della città, costretta a restare per aiutare gli altri.

Come volontaria, Oksana era testimone oculare delle conseguenze della guerra grazie ai suoi contatti con gli abitanti della zona di combattimento e ai profughi. Queste testimonianze orali sono confluite nel libro de lei editato “Sul vivo. Diari attorno alla guerra.” e poi nel volume di prosa “Gli atomi del destino”.

Oksana Stomina nata a Mariupol e attualmente costretta a vivere all’estero, è poeta, scrittrice e attivista per i diritti umani.

È inoltre organizzatrice di molti progetti sociali, letterari, legali e di beneficenza, vincitrice del premio letterario Yuri Kaplan e del premio letterario Slavic Traditions.

Fondatrice dell’organizzazione pubblica Yuri Kaplan. Autrice di diverse raccolte sulla guerra in Ucraina: ATOmy del destino, Vicino alla guerra. Diari ucraini (tradotto in inglese e lituano), La guerra arriva senza invito (tradotto in tedesco).
Autrice di guide interattive di Mariupol per bambini e adulti: Una passeggiata con Marik e Un meraviglioso viaggio con Mik e Marichka, oltre a raccolte di fiabe e poesie: I segreti del vecchio muro, Lettera a un adulto, Poesie inaspettate, A proposito dei vivi.

Il suo lavoro di testimonianza e registrazione degli orrori della guerra, all’interno del progetto “Documentare l’Ucraina” è sostenuto dall’Istituto di Scienze Umane austriaco (IWM).