L’irrigazione per migliorare la qualità del vino, convegno a Manzano
Clima “tropicale”, necessità di impianti di irrigazione innovativi che tengano conto delle mutate esigenze di una regione una volta piovosa e oggi alla prese con una inedita siccità, opere in previsione e interventi attesi da agricoltori, consorzi e associazioni di categoria. Se ne è parlato domenica a Manzano, presso l’antico Foledor Boschetti della Torre, al convegno organizzato dal Comune “L’irrigazione per migliorare la qualità della viticoltura”. L’evento, moderato dall’assessore comunale al bilancio e programmazione Daniele Macorig, è stato introdotto dai saluti di Piero Furlani, sindaco di Manzano, Rosanna Clocchiatti, presidente dell’ente consortile, Giovanni Giavedoni, presidente di Confagricoltura Udine, Demis Ermacora, vicepresidente del Consorzio tutela vini Friuli colli orientali e Ramandolo. Sono seguite le relazioni di Valmore Venturini, assessore alle attività produttive di Manzano, di Armando Di Nardo, direttore generale del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, e di Matteo Lovo, presidente regionale Assoenologi Fvg. In chiusura le conclusioni di Fabio Di Bernardo, direttore del servizio bonifica e irrigazione della Regione Fvg. “Una campagna irrigua difficile, la peggiore degli ultimi 20 anni – ha affermato Rosanna Clocchiatti -. Stiamo lavorando sulla riconversione di alcuni impianti così come alla realizzazione di bacini. La Regione ha stanziato 18 milioni, da ripartire sul territorio, per la creazione di invasi d’acqua in zone dove fino a pochi anni fa non c’era la necessità di irrigare e che invece, visti i cambiamenti climatici, necessitano di avere l’acqua per garantire produzioni di qualità. Pensiamo al vino e a tutto ciò che viene coltivato nei colli orientali”. Il direttore generale Armando di Nardo, illustrando la mission dell’ente consortile, ha ribadito l’importanza dell’attività (“senza le tre idrovore Lignano sarebbe sott’acqua, idem i preziosi mosaici di Aquileia o la fortezza di Palmanova se venisse meno la difesa idraulica garantita dal consorzio”) e illustrato i dati pluviometrici degli ultimi mesi, ben inferiori alla media degli ultimi 30 anni. Nella prossima deputazione del Consorzio sarà discusso il via libera a un “impianto per la razionalizzazione delle risorse idriche e la valorizzazione delle colture di pregio nella zona dei Colli Orientali del Friuli in Comune di Manzano”, per un importo finanziato di 800 mila euro. Il progetto prevede un bacino artificiale realizzato con la costruzione di un argine in terra e impermeabilizzato; un pozzo freatico per l’alimentazione dell’invaso e della rete irrigua; una stazione di pompaggio per la distribuzione della risorsa idrica immagazzinata nell’invaso; una rete di adduzione in pressione, opportunamente telecontrollata, per la distribuzione dei volumi irrigui alle colture di pregio. “Oggi si è parlato del valore del sistema irriguo per la viticoltura – ha dichiarato l’assessore Macorig -. La forte siccità condiziona soprattutto la vite, la cui costanza irrigua è fondamentale per la qualità delle uve e del vino. Con il nuovo bacino di captazione delle acque che verrà realizzato dal Consorzio di bonifica daremo una risposta allo stress idrico che sta interessando anche il nostro territorio”. “Le opere irrigue richiedono tempo, risorse e innovazione – ha aggiunto il sindaco Piero Furlani -, a maggior ragione per un’agricoltura così cambiata in una regione un tempo molto piovosa”. L’assessore comunale Valmore Venturini ha ricordato che il progetto parte sin dal 2019, non è quindi legato all’emergenza. Confagricoltura si è detta pronta alla transizione ecologica, mentre il Consorzio Colli orientali invita gli imprenditori stessi ad investire. La Regione, per bocca di Di Bernardo, ha rammentato la legge che delega il Consorzio di bonifica a realizzare opere irrigue e idrauliche sul territorio.
Convegno domani a Manzano: “l’irrigazione per migliorare la qualità della viticoltura”