Liste di attesa: situazione fuori controllo per chiusura agende prenotazione
Non stupisce la contrarietà delle Regioni al Decreto-legge sulle liste di attesa voluto dal Ministro della Sanità per riportare un po’ d’ordine su un fenomeno che di fatto nega le cure a tutti quei milioni d’italiani che non possono curarsi in privato.
Le Regioni contestano la norma che attribuisce al ministero il potere di inviare ispettori al fin di accertare la situazione dei tempi di attesa nelle singole aziende sanitarie e ospedaliere. Cosa che dovrebbero fare le Regioni, ma lo fanno?
Per quanto riguarda il FVG qualche dubbio è lecito, soprattutto dopo aver letto i dati pubblicati dalla CGIL: rispetto al 2018 si sono registrate 100mila prestazioni in meno mentre la percentuale di queste erogate oltre i tempi massimi è raddoppiata, con sforamenti assai critici nella cura dei tumori.
Ma in realtà i dati sono ancora peggiori di quelli pubblicati dal sindacato, visto che non può ovviamente tener conto della chiusura delle agende di prenotazione, quando gli utenti si sentono rispondere dal CUP che la prenotazione sono chiuse e di richiamare in seguito. Così tante richieste di prestazione non risultano registrate e quindi non c’è traccia documentale del ritardo.
Eppure, la vigente normativa vieta espressamente la chiusura delle agende di prenotazione ma, nonostante ciò, le agende continuano a restare chiuse e la legge è impunemente violata. La norma è chiara: “Ai soggetti responsabili delle violazioni al divieto di cui al comma 282 – ovvero di aver chiuso le agende – è applicata la sanzione amministrativa da un minimo di mille euro ad un massimo di 6 mila euro” e la stessa norma chiarisce che spetta alle Regioni l’applicazione delle sanzioni (Legge n. 266/2005, articolo 1, commi 282 e 284).
Ma la Regione che dovrebbe vigilare e sanzionare i direttori inadempienti sembra indifferente. E allora forse si capisce il perché di questa forte forte opposizione alla prospettiva che il ministero possa ispezionare le Aziende sanitarie. Gli ispettori scoprirebbero le agende chiuse e le omissioni sul controllo e sulle sanzioni… e proprio mentre la magistratura sta indagando sullo stesso tema.
Walter Zalukar
Associazione Costituzione 32