L’Opa di Sparkasse su CiviBank, con l’inserimento nella partita di Friulia, comincia a somigliare ad una operazione alla “Monopoli”

Friulia, la finanziaria controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha comunicato in una nota che aderirà all’Opa promossa dall’altoatesina Sparkasse su CiviBank. Si legge testualmente: “Il Consiglio di Amministrazione di Friulia in data odierna (7 aprile ndr) ha deliberato di aderire all’OPA promossa da Sparkasse su Civibank, operazione in grado di mettere a sistema due istituti di credito a forte vocazione territoriale. L’operazione consentirà di mantenere una cultura del fare banca legata al territorio di appartenenza ed un legame costante con privati ed imprese, sviluppando efficienza e profondità di prodotto e rispondendo al contempo alle richieste di aggregazione che stanno caratterizzando il mercato del credito. L’OPA di Sparkasse si colloca nel solco di quanto accaduto in occasione della trasformazione della banca in società per azioni e dell’aumento di capitale recentemente conclusosi ed in cui Sparkasse ha avuto un ruolo determinante. Per quanto di conoscenza di Friulia, eventuali progettualità concorrenti non hanno mai avuto contorni definiti”. Bisogna sapere che il Consiglio di amministrazione di Friulia è presieduto da Federica Seganti, leghista ex assessore regionale alle finanze). La finanziaria Friulia detiene  per ora l’1,43% del capitale di CiviBank. Mentre Friulia si faceva sentire il consiglio di amministrazione di CiviBank (guidato da Michela Del Piero) ha comunicato che il corrispettivo offerto da Sparkasse, “pur non potendosi ritenerlo tecnicamente incongruo in ottica stand-alone (ossia senza considerare le sinergie operative e/o impatti fiscali, contabili, finanziari e/o operativi derivanti dall’operazione), non riflette adeguatamente il valore delle azioni e, di riflesso, dei warrant”, del resto è noto che CiviBank ha sempre considerato ostile l’Opa di Sparkasse. Oggi nel “dibattito” si inserisce direttamente la politica con una nota del Patto per l’autonomia. A parlare è Moretuzzo:  «Solo 7 giorni fa, afferma il capogruppo del Patto,  il presidente Fedriga ha dichiarato solennemente: “Sarebbe scorretto ed inopportuno che la Regione si intromettesse in una questione che riguarda il mercato. La Regione in modo trasparente e leale non si intromette nel mercato e nelle azioni di mercato. Se qualche parte della politica pensa che la Regione debba dire in una realtà privata chi deve comprare e chi deve vendere penso che si sbagli sul ruolo della pubblica amministrazione”. Ieri invece – osserva Massimo Moretuzzo abbiamo appreso la notizia per cui Friulia, finanziaria di proprietà della Regione, ha deciso di optare per la pre-adesione all’Opa lanciata da Sparkasse per l’acquisizione delle azioni di Civibank. Dalle dichiarazioni apparse sulla stampa è evidente quindi una posizione di Friulia nettamente a favore dell’Opa, in barba alle dichiarazioni altrettanto nette rilasciate da Fedriga solo una settimana fa. Delle due l’una: o la dirigenza di Friulia sta agendo senza il consenso esplicito del socio di maggioranza (la Regione) oppure Fedriga più che come un Presidente di Regione si sta comportando come lo smemorato di Collegno, per cui nel giro di qualche giorno si sente libero di sostenere tutto e il suo contrario». «La vicenda di Civibank, al netto delle valutazioni sul processo di acquisizione in atto da parte di Sparkasse, è troppo importante per essere affrontata con superficialità e dichiarazioni ad effetto a favore di telecamera. La Giunta regionale dica chiaramente qual è la sua posizione e quella di Friulia rispetto all’Opa in corso e cosa sta facendo per sostenere la territorialità del sistema creditizio e finanziario regionale», conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia, che ha annunciato il deposito di una interrogazione in merito.