Lotta incendi boschivi: troppe falle nell’organizzazione. Fvg maglia nera come in sanità e non è un caso
Stessa spiaggia, stesso mare, stesso assessore stessi (pessimi) risultati. Non solo la sanità ma anche in tema Protezione civile le performance dell’assessore Riccardi che ne ha la delega non sono all’altezza dei compiti. Anche in questo caso, come in sanità, il problema non è il personale al quale deve sempre andare il ringraziamento per quanto fanno nonostante tutto, ma chi questo servizio dovrebbe gestire e organizzare. Fra l’altro l’impavido assessore non può neppure addossare, come suo uso, le responsabilità ” a chi c’era prima” perchè la Protezione Civile del Fvg era un fiore all’occhiello per riconoscimento unanime e basterebbe davvero poco per farla tornare all’efficienza, forse meno sopralluoghi a favore di media potrebbero giovare. Prendiamo come esempio l’ultimo incendio scoppiato il 28 giugno scorso nella zona del Lisert a Monfalcone ha di nuovo richiamato l’attenzione sui deficit organizzativi della Regione FVG nella lotta agli incendi boschivi. Erano le 16.30 quando una colonna di fumo vicino alla frazione di Sablici ha fatto scattare l’allarme e sul posto si è subito recata una squadra di Vigili del fuoco composta da tre pompieri, che per oltre un’ora hanno dovuto affrontare l’ incendio da soli, in quanto le altre squadre erano in quel momento impegnate. Il racconto è del Consigliere Regionale del Gruppo Misto Walter Zalukar. Bisogna qui ricordare, spiega il Consigliere, che per legge lo spegnimento degli incendi boschivi compete alle Regioni, e in FVG al Corpo forestale regionale e ai volontari della Protezioni civile. I pompieri dovrebbero intervenire solo se le fiamme minacciano case e altre strutture come ferrovia, linee elettriche, ecc. Ma anche se l’incendio boschivo non è di loro competenza i pompieri quando c’è fuoco comunque corrono, ed è stata una gran fortuna quel pomeriggio al Lisert. Infatti i volontari della Protezione civile di Monfalcone (a 5 km), seppur allertati immediatamente, sono arrivati parecchio tempo dopo, pare verso le 18 da quanto riportato sulla stampa. Tutte le Regioni hanno convenzioni con i Vigili del fuoco per avere il loro supporto nella lotta agli incendi boschivi, ma non il FVG. La nostra regione aveva una convenzione, che però è scaduta nel 2019 e l’amministrazione ci ha messo tre anni per il rinnovarla. Due mesi fa è stata firmata, ma non è ancora operativa. Quindi c’è sì la firma ma non ci sono ancora i camion in più dei pompieri per garantire questo servizio. E così anche su questo, come per diversi settori della sanità, siamo la maglia nera tra le regioni italiane. In FVG la Protezione civile ha in verità profuso enormi risorse in questo campo tanto da avere ben 109 mezzi antincendio tra pick up fuoristrada, le autobotti sono 24, con 2mila volontari antincendio. Ma se questi mezzi stanno troppo tempo in garage prima di partire, il fuoco divampa e succede come al Lisert, con i tre pompieri lasciati per troppo tempo da soli ad affrontare il rogo. Questo succede non per scarsità di risorse, visto che di soldi se ne spendono tanti, ma anche qui come in sanità fa difetto l’organizzazione. Non pare logico che il fulcro di un servizio di questo genere sia il volontariato, visto che deve essere garantito un reale pronto intervento, e i volontari, che hanno un lavoro, impegni familiari, ecc., pur nella loro encomiabile generosità, non possono garantire una presenza h24. Ed infatti garantiscono la reperibilità attivandosi in caso di bisogno, ma ci vuole tempo e il fuoco non aspetta. Nella lotta antincendio c’è anche il Corpo forestale, questo sì formato da professionisti, ma sono obiettivamente troppo pochi per presidiare capillarmente tutto il territorio h24. Pare impossibile che nessuno abbia ancora pensato che con queste forze il pronto intervento non è attuabile e allora restano solo i Vigili del fuoco, che sono sottorganico già per i compiti istituzionali e vanno quindi adeguatamente rinforzati. Ciò suggerisce di usare più risorse per i pompieri perché è inutile comprare tanti mezzi per i volontari se al momento del bisogno restano in garage. Occorrerebbe quindi rivedere l’organizzazione complessiva e la ripartizione delle risorse nella lotta antincendi boschivi, ma questo richiede una seria pianificazione, che è mancata, stesso problema della sanità. E stesso Assessore….