Manager, politico e uomo di sport: è morto Enzo Cainero. Il cordoglio unanime

In lutto il mondo dello sport e in particolare quello del ciclismo per il quale si era speso. Si è spento all’ospedale di Udine Enzo Cainero, aveva  78 anni e in ottobre era stato colpito da un ictus dalle conseguenze del quale non si è più ripreso. Cainero è stato un organizzatore di eventi a lui si deve l’arrivo del Giro d’Italia in Friuli, evento per il quale si era speso spesso non guardando in faccia nessuno, uomo concreto badava al risultato. Come nella sua ultima azione organizzativa, la tappa del giro sul monte Lussari, una salita che il 27 maggio porterà la carovana del ciclismo nazionale in cima al monte nonostante i tanti dubbi sul piano dell’impatto ambientale che quella scelta aveva suscitato. In lui del resto la voglia di sport prevaleva su tutto, un tratto distintivo che lo ha reso personaggio non banale.  Nato a Cavalicco, Enzo Caniero in gioventù  si appassionò al  calcio. Giocava in porta e arrivò all’apice della sua carriera sportiva nel Varese in serie B. Ma lo sport non gli impedì di maturare anche sul piano dello studio prima e professionale poi. Arrivò alla laurea conseguita a Trieste in Economia e Commercio e poi iniziò una proficua  professione di commercialista diventando consulente di importanti aziende friulane. Riuscì a coniugare la professione con lo sport manageriale, non solo nel calcio, ma anche nella pallacanestro,  per poi arrivare al ciclismo negli anni 2000. Scese anche in politica o meglio la politica era parte della sua attività prima dietro le quinte poi anche in maniera attiva. Del resto Cainero  era democristiano fin dai tempi della sua amicizia con Adriano Biasutti. Ma le sue gesta in politica, contrariamente a quelle in ambito sportivo, non furono un successo. Nel 2008 decise di sfidare, schierandosi nella coalizione di centro destra, Furio Honsell alle comunali di Udine. Venne sconfitto al ballottaggio.

I commenti 

Fedriga

“Cainero ci lascia proprio nel giorno della chiusura di Eyof. Ma quella fiaccola è come il messaggio di vita e l’eredità di Enzo: arderanno sempre e vivranno nel cuore di tutti gli sportivi e di tutte le persone che lo hanno conosciuto”. Sono parole del presidente della giunta regionale del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. “La scomparsa di Enzo Cainero – ha aggiunto Fedriga – priva il Friuli Venezia Giulia di una figura di enorme importanza. Nel portare il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione regionale alla famiglia, scorgo un vuoto che oggi appare incolmabile per le capacità, le conoscenze, l’entusiasmo, la generosità irripetibili di un uomo che ha fatto grandi cose per il suo territorio e la sua gente”.

Gibelli

“Enzo Cainero era energia, quell’energia di chi non si ferma mai. Enzo Cainero era tenacia, la tenacia di chi non si spaventa davanti agli ostacoli, ma ne fa lo stimolo per migliorarsi. Enzo Cainero era visione del futuro, una visione che ha visto sempre il Friuli Venezia Giulia al centro dei suoi programmi e del suo agire”. È il pensiero espresso dall’assessore regionale allo Sport e alla Cultura Tiziana Gibelli. “Già, perché Enzo amava profondamente questa regione – così Gibelli – e lo dimostrava ogni volta che il Giro d’Italia arrivava in queste bellissime terre che ha contribuito a valorizzare e a far conoscere. Dobbiamo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per lo sport del Fvg e sono certa che guarderà da lassù la tappa Tarvisio-Lussari che ha così fortemente voluto e portato a termine”.

Moretuzzo

«Con la scomparsa di Enzo Cainero il Friuli-Venezia Giulia perde un grande uomo di sport, innamorato della sua terra che, grazie alla sua passione, entusiasmo e determinazione, è riuscito a portare al centro del mondo sportivo internazionale». Lo afferma Massimo Moretuzzo, segretario e capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale, candidato alla presidenza della Regione, esprimendo il suo cordoglio per la morte del commercialista, politico e manager, ideatore e infaticabile organizzatore di tanti eventi, padre delle tappe friulane del Giro d’Italia. Moretuzzo ne ricorda «l’intuito, le capacità organizzative e la rete di relazioni che ha saputo costruire negli anni con le tante comunità incontrate».

Shaurli

“Mandi Enzo! Come si dice tra noi Alpini, sei andato avanti. Un abbraccio alla famiglia e un abbraccio anche all’intero Friuli. Perché magari si possono avere idee e caratteri diversi, ma ci si toglie il cappello quando una persona come te lavora, s’impegna e gioisce per sostenere e far crescere sempre il nostro territorio”. Il consigliere regionale Cristiano Shaurli (Pd) ricorda la figura di Enzo Cainero, manager sportivo, professionista ed esponente politico. “Molti me compreso sentono di aver perso un amico e proprio per questo  – aggiunge Shaurli –   voglio ricordarti così, mentre soddisfatto guardavi il ‘tuo’ Giro che arrivava nelle Valli del Torre e del Natisone, territori spesso da altri dimenticati ma che tu amavi e cui hai dato davvero molto, come al resto della nostra regione”.

M5S FVG

Il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Enzo Cainero. “Ci lascia un grande uomo di sport – sottolineano i consigliere regionali M5S -, che ha saputo dare lustro e visibilità al Friuli Venezia Giulia con il suo lavoro che ha consentito alla regione di essere protagonista di eventi di livello internazionale, in particolare grazie alle Universiadi invernali 2003 e alle tappe del Giro d’Italia che Cainero è riuscito a portare sulle nostre strade”.

Serracchiani

“Conservo ancora il vivido ricordo di quella straordinaria finale del Giro che veniva a concludersi proprio nella nostra regione, sulle rive di Trieste. L’entusiasmo di Enzo era contagioso e grazie al suo impegno il nostro territorio, con le sue ‘mitiche tappe’, ha saputo conquistare il cuore di tantissimi ciclisti e appassionati. Per lui nulla era impossibile, nelle imprese si buttava con tutto se stesso, implacabile, e quasi sempre vinceva lui”. È il ricordo che la capogruppo Pd alla Camera Debora Sereacchiani, già presidente del Friuli Venezia Giulia, dedica a Enzo Cainero, scomparso.
“Perdiamo un manager sportivo di grandissimo livello che – aggiunge la deputata – amava la sua terra da cui era apprezzato, soprattutto perdiamo una figura dall’umanità prorompente. Mi unisco ai tanti che stanno esprimendo in queste ore vicinanza e cordoglio alla moglie Laura e ai figli Andrea e Marco”.

Honsell

“Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Enzo Cainero. Lo conobbi da vicino da Rettore quando era a capo del comitato organizzazione delle Universiadi a Tarvisio e, come
avversario politico, alle elezioni a sindaco di Udine nel 2008. Tutto il Friuli, e il mondo dello sport nazionale ed internazionale, devono molto a Enzo Cainero. Con impegno, intelligenza, eccezionali capacità
organizzative e di visione ha contribuito a scrivere la storia dello Sport e a crearne i miti, come quello dello Zoncolan”: così si è espresso Furio Honsell, ex Sindaco di Udine e Consigliere regionale di
Open Sinistra FVG.