Mancato rinnovo CdA Ater, Massolino (Patto) interroga la Giunta: «Il diritto all’abitare ostaggio delle tensioni in maggioranza»
Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG, ha presentato nella seduta consiliare di oggi, mercoledì 30 ottobre, un’interrogazione a risposta immediata in merito al mancato rinnovo dei consigli di amministrazione delle Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale.
«I Consigli di Amministrazione delle Ater vengono nominati dal Presidente della Regione e restano in carica per cinque anni – spiega Massolino -. L’ultima nomina dei CdA delle Ater regionali risale al primo settembre 2019, i termini per il rinnovo sono dunque scaduti il 31 agosto 2024. Da allora, le Aziende sono nei fatti prive di Consiglio di Amministrazione, e dunque tutto ciò che non è ordinaria amministrazione è in stallo. È il CdA infatti che definisce i piani annuali e pluriennali di attività, approvando gli interventi da realizzare, e adotta i programmi di investimento relativi ad acquisizioni, dismissioni e nuove realizzazioni di immobili. Una situazione molto grave, tanto più in questo momento di crisi abitativa».
La risposta dell’Assessora ha fatto riferimento a “pochi giorni” di ritardo, considerata la proroga tecnica di 45 giorni prevista dalla Legge Regionale 19/2003. Una risposta che non ha soddisfatto la consigliera, che precisa: «I (massimo) 45 giorni di proroga tecnica sono scaduti due settimane fa, e due settimane non sono “pochi giorni” – specifica la consigliera -. Ma l’Assessora ha omesso che la Legge in questo caso dice anche che trascorsa la proroga il cda decade e in mancanza di un vertice la Regione avrebbe dovuto nominare un Commissario, il che non è stato fatto».
«La situazione è grave – continua Massolino – attualmente i cda sono formalmente decaduti e di conseguenza, secondo la legge nazionale e regionale, tutti gli atti sono nulli. L’esecutivo è responsabile di questa situazione e per questo ci chiediamo se non si possa configurare una omissione d’atti d’ufficio. E riteniamo, poi, inaccettabile che si sminuisca la gravità della situazione, mai avvenuta in 120 anni di storia dell’ATER. Che le Aziende per l’edilizia sociale siano abbandonate in questa fase di stallo, non avendo neanche la possibilità di spendere le ingenti risorse regionali, aggiunte anche nell’ultimo assestamento di bilancio di ottobre e alcune delle quali da spendere entro fine anno, mentre le famiglie del nostro territorio faticano per trovare una soluzione abitativa dignitosa, è inconcepibile. L’Assessora non ha fornito nessuna prospettiva concreta per la soluzione del problema, limitandosi a giustificare il ritardo con la necessità di valutare eventuali incandidabilità e incompatibilità dei curricula. Una risposta decisamente improbabile, dato che il termine del rinnovo a fine agosto era ben noto, e che fa sospettare invece che alla base di questo ritardo ci siano le ben note tensioni politiche che stanno tenendo in scacco la maggioranza a livello locale e nazionale».