Manifattura. Capozzi (M5S): Agenda 2030 attragga investimenti e sostenga aziende
“La manifattura costituisce un settore importante per l’intero Friuli Venezia Giulia. Questo si evince anche dal fatto che la nostra regione ricopre la quarta posizione a livello nazionale, davanti a Lombardia e Piemonte, in quanto a incidenza del valore manifatturiero”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), facendo riferimento a quanto emerso quest’oggi durante i lavori della II Commissione permanente, impegnata nell’audire gli stakeholders legati alle politiche di sviluppo industriale e, appunto, manifatturiero.
“Il Piano Agenda Fvg Manifattura 2030 – aggiunge l’esponente pentastellata, ricollegandosi anche a quanto già espresso in prima persona nell’emiciclo di piazza Oberdan a Trieste – acquista un ruolo chiave non soltanto per attrarre nuovi investimenti, ma anche per sostenere le imprese esistenti”.
“Le crisi industriali che interessano aziende presenti sul nostro territorio, come U-Blox e Flex, evidenziano – precisa Capozzi – che bisogna mantenere alta l’attenzione e confermare una concreta vicinanza alle imprese, creando le condizioni per rendere conveniente produrre in Friuli Venezia Giulia”.
“Partendo da questo quadro, quindi, acquistano un ruolo chiave i consorzi della nostra regione, impegnati in azioni – sottolinea e la rappresentante del M5S – finalizzate a fornire alle attività produttive quei servizi che puntano sia alla transizione energetica, sia al welfare dei lavoratori. La creazione di asili nido, come rappresentato anche dal presidente del Nucleo di Industrializzazione della provincia di Pordenone (Nip), costituisce in tal senso un segnale che va nella corretta direzione di consentire la conciliazione della vita lavorativa con quella familiare”.
“Insieme ai numerosi i dubbi espressi nel corso delle attività della Commissione, sui quali attendiamo risposte dall’Esecutivo, sono stati altresì forniti – conclude Capozzi – anche interessanti spunti di riflessione sulle politiche industriali. L’elenco degli investimenti, fornito nel dettaglio dall’assessore Bini, è infatti importante, ma lo sono molto di più le connessioni che possono avere con il mondo produttivo, universitario e della ricerca”.