Manovra Fvg: Conti (Pd), serva a fermare decadenza: “Non può essere ‘affare interno’ a centrodestra”

“La manovra più ricca della storia deve essere il più possibile condivisa, per essere davvero efficace e cominciare a fermare e invertire in modo strutturale la decadenza del Friuli Venezia Giulia. Perché nonostante gli effetti speciali, la nostra regione non cresce o è fanalino di coda. La manovra non può essere un ‘affare interno’ al centrodestra, il risultato di una ‘dialettica con la maggioranza’ della Giunta, come sostiene l’assessore Zilli. Va messo in discussione questo metodo di governo della Giunta Fedriga, che non guarda al futuro, che di fatto non fa crescere il Pil regionale, che è destinato a disperdersi in rivoli senza dar frutto concreto”. Lo afferma la segretaria Pd Fvg Caterina Conti, in merito al metodo indicato dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli per impiegare le risorse aggiuntive della Legge di stabilità per il prossimo anno.
“Soprattutto – precisa la segretaria dem – questo è un modo di spendere i soldi pubblici che ha il principale scopo di tenere fermi gli equilibri della maggioranza. Per noi, prima di fare i conti negli assessorati e con gli uffici, dovrebbe essere aperto un confronto con i territori, le categorie, le università, le imprese, i sindacati e, se non è troppo chiedere, anche con le opposizioni. Il Pd ha continuamente offerto collaborazione, proposte, miglioramenti ma – chiude Conti – l’unica richiesta vera della Giunta Fedriga è che non si disturbi il manovratore”.