Maria Lazar e le masse, conferenza organizzata dall’Associazione Biblioteca Austriaca, da UniUd e dal Forum austriaco di cultura di Milano

Il grande esodo della letteratura e della cultura austriaca all’indomani dell’annessione dell’Austria alla Germania nel marzo 1938 è al centro della conferenza di Elisabeth Galvan “Lo sguardo profetico sulle masse – Maria Lazar (1895-1948): il romanzo dell’esilio Die Eingeborenen von Maria Blut” che si terrà il 6 novembre alle 16.15 all’Università di Udine, nell’aula 7 di Palazzo Antonini (via Petracco, 8) e in diretta streaming al link https://tinyurl.com/3xydvrd4. L’appuntamento è organizzato dall’Associazione Biblioteca Austriaca con il Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società dell’Ateneo e il Forum austriaco di cultura di Milano.

Il secondo appuntamento del ciclo di conferenze autunnale dell’Associazione Biblioteca Austriaca ha come protagonista l’autrice e giornalista ebraico-viennese Maria Lazar (1895-1948), rappresentante del grande esodo della letteratura e della cultura austriaca a seguito dell’annessione dell’Austria alla Germania, nel marzo 1938. L’autrice lasciò Vienna già cinque anni prima, nel 1933, consapevole che il suo paese avrebbe seguito presto la parabola politica della Germania, diventando così la prima scrittrice emigrante austriaca.

Mossa proprio dalla disperazione per il destino della sua patria, Lazar scrisse “Die Eingeborenen von Maria Blut” durante il suo esilio in Danimarca, ricavandone un esempio altamente innovativo di rappresentazione del fenomeno della massa, al centro di importanti riflessioni teoriche e sperimentazioni letterarie tra le due guerre mondiali, soprattutto in Austria. Nel romanzo, Lazar analizza con straordinaria lucidità il complesso clima politico tra austrofascismo, antisemitismo e spinte nazionalsocialiste dell’Austria dei primi anni Trenta. Nonostante tutti gli sforzi per trovare un editore, “Die Eingeborenen von Maria Blut” avrà una vita editoriale travagliata: potrà essere pubblicato, sotto pseudonimo, solamente nella DDR del 1958, mentre per la seconda edizione, pubblicata col vero nome dell’autrice, si dovrà aspettare addirittura il 2015 a Vienna.

A tenere la conferenza sarà Elisabeth Galvan, docente di Letteratura tedesca all’Università di Napoli “L’Orientale”, autrice di numerosi saggi e monografie sull’opera di Thomas Mann in Italia e in Germania, membro del comitato scientifico della Deutsche Thomas-Mann-Gesellschaft nonché collaboratrice dell’edizione tedesca commentata dell’opera manniana. Si occupa inoltre di letteratura dell’esilio nel Terzo Reich, di psicologia delle masse, per cui coordina un progetto presso l’Istituto italiano di Studi germanici, e di letteratura e mito nel primo Novecento tedesco e austriaco.