Medicina, Centro di simulazione – record presenze e progetti innovativi
Oltre 1200 eventi dedicati alla formazione, più di 4 mila accessi alla struttura e un florilegio di iniziative di divulgazione scientifica che, nel solo biennio 2020-2022, hanno sfidato con successo anche le forti restrizioni imposte dal COVID. Sono risultati ragguardevoli quelli con cui Il Centro di Simulazione e Alta formazione – CSAF, fiore all’occhiello del Dipartimento di Area Medica UniUD e dell’Azienda Sanitaria Universitaria FC, guarda indietro, ai tempi della pandemia, tracciando un bilancio sorprendente. Un report che parla di grande dinamismo, nonostante le difficoltà del momento storico, per assicurare a studenti universitari e professionisti la continuità dell’attività pratica, globalmente invece arrestata, e confermando così il ruolo cruciale di questa realtà nella garanzia di una formazione e aggiornamento permanenti, all’insegna dell’eccellenza. Ed è proprio alla luce di questi pregevoli traguardi, declinati tra attività didattiche, webinar per le Scuole, ricerca e divulgazione destinata alla cittadinanza, che il sofisticato Centro, tra le poche realtà in Italia, aprirà il pomeriggio di lavori dedicato a quanto è stato fatto, nonostante tutto, e a quanto ancora si farà da adesso in poi. Al tavolo, lunedì 16 maggio dalle ore 14, presso l’Ospedale di Udine, saranno dunque chiamate a raccolta le Unità operative del Dipartimento e dell’Azienda che vi afferiscono quotidianamente e che, nei mesi più critici, hanno potuto comunque continuare ad accedere agli attrezzati locali del Virtual Hospital scongiurando così i danni di eventuali stop e sospensioni forzate. «Grazie ad uno specifico protocollo di sicurezza, messo a punto con Università e Azienda Sanitaria, siamo riusciti a mantenere l’operatività della struttura – anticipa il Direttore, prof. Vittorio Bresadola mentre ricorda che uno spazio dell’evento, lunedì, sarà dedicato anche alle Scuole superiori cui il Centro apre periodicamente le proprie porte consapevole dell’importanza di una formazione/informazione ad hoc che possa supportare, sin dai banchi di scuola, le scelte dei giovanissimi – Il periodo pandemico, pur nella sua complessità, non ci ha bloccato ed anzi ci ha spinto ad intensificare ulteriormente l’attività globale. E così i nostri studenti, di medicina e delle professioni sanitarie, che non potevano andare in aula e nemmeno entrare nei reparti, hanno comunque potuto fare attività di laboratorio». E se il passato ha il sapore di pregevoli traguardi già tagliati, il futuro bussa alle porte con altrettante promesse; quelle di progetti innovativi e all’avanguardia che il Centro presenterà proprio durante il pomeriggio. «In questi ultimi due anni ci siamo mossi in tante e diverse direzioni – sottolinea il prof. Bresadola, ricordando che il Convegno sarà aperto dal Direttore del DAME, prof. Leonardo Sechi, dal Direttore Generale, dott. Denis Caporale e dal Direttore Sanitario, dott.ssa Laura Regattin – E le progettualità innovative che presenteremo, oltre alle attività di ricerca e di terza missione introdotte dal prof. Massimo Robiony, confermano la corsa costante di questa realtà, in espansione decisamente crescente».