Migranti: Serracchiani, da Ungheria intrusione in affari italiani: “Non strumentalizzare opportunità porto Trieste”
“L’intrusione del ministro degli Esteri ungherese negli affari interni dell’Italia è un fatto inaccettabile e imbarazzante per lo stesso Governo italiano. Faccia il sovranista a casa sua, senza venire a dare lezioni al nostro Paese. È difficile capire come Salvini subisca toni così arroganti da parte di uno Stato estero, per quanto vicino politicamente. L’opportunità reciproca di commerciare e crescere avviata dall’Autorita portuale di Trieste ancora con il Governo di centrosinistra è nella linea dello sviluppo dei traffici, ma non deve essere strumentalizzata”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd), commentando l’intervento del ministro degli Affari Esteri ungherese, Péter Szijjártó, che oggi a Trieste ha indicato il suo Paese come modello per la “difesa dei confini”. L’esponente del Governo di Budapest ha parlato nel capoluogo giuliano alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini, in occasione dell’accordo con la Regione Fvg, lo Stato italiano e il Porto di Trieste per l’acquisto, da parte di una società statale ungherese, di un’area di 32 ettari nel capoluogo giuliano.
Per la parlamentare dem “è bizzarro che il Governo ungherese consideri nemica l’Unione europea di cui fa parte, da cui ha ricevuto enormi fondi strutturali che ha usato per fa partire la sua economia. Ed è incredibile che Salvini vada a braccetto con uno dei più intransigenti custodi della rigidità finanziaria europea, ai danni dell’Italia. Il riferimento a Timmermans come rappresentante di Soros fatto da Szijjártó – precisa Serracchiani – dice da solo che è venuto qua a fare propaganda”.