Montagna: Per la Regione il rilancio passa da recupero paesaggistico
“La montagna potrà tornare ad essere attrattiva solo se il punto di partenza di qualsiasi politica legata a questa zona si concentrerà sul recupero paesaggistico di quel territorio. Partendo da li si potranno poi mettere insieme una serie di altre strategie che devono però basarsi sulla rete tra operatori”.
Lo ha detto l’assessore alla Montagna del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, partecipando oggi a Maniago a un convegno dedicato alle analisi dello scenario, degli strumenti e delle opportunità per il rilancio economico del territorio montano e pedemontano. Alla presenza, tra gli altri, del sindaco Andrea Carli, l’esponente della Giunta Fedriga si è soffermato sulla necessità e la qualità degli interventi da mettere in campo per valorizzare il territorio montano regionale.
“Escluso Alto Adige e una parte di Trentino – ha detto Zannier – il tema legato al recupero della competitività nelle aree montuose è comune a tutte le zone dell’arco alpino. L’abbandono dei terreni è sì dovuto allo spopolamento ma anche alla mancanza di redditività e di valore aggiunto delle produzioni compiute in loco. I prezzi dei prodotti provenienti da aree montane sono spessi fuori mercato e, quindi, non sostenibili; pertanto i soli sussidi pubblici di certo non rappresentano una soluzione al problema”.
Secondo l’assessore regionale, la vera sfida è quella di mettere in risalto l’ambiente all’interno del quale viene svolta l’attività, creando così le precondizioni per poi costruire i risultati d’impresa. “Questo significa – ha detto Zannier – concentrarsi innanzitutto sulla gestione del territorio, che è di per se un’attività non necessariamente legata all’agricoltura. Un’area poco curata sicuramente è scarsamente appetibile; se si parte da qui, è più facile pensare che ciò favorisca, come conseguenza, anche un incremento dell’attività turistica”.
Infine, per l’assessore lo step successivo è quello di collegare tra di loro le varie attività presenti in loco. “Le filiere delle produzioni devono essere valorizzate dal contesto in cui si trovano. In questo sistema interconnesso nessuno potrà ottenere risultati se non fa rete con gli altri imprenditori. Ma per raggiungere questo obiettivo – ha concluso Zannier – è necessario mettere in atto un cambio di mentalità che porti a una diversificazione delle produzioni rispetto a quelle classiche e storiche e una loro multifunzionalità, aspetti che, purtroppo, molte volte mancano”.