Moretuzzo: «Fedriga sia coerente, basta opere inutili e dannose». Replica alla richiesta di commissariamento per la gestione del cambiamento climatico
Il consigliere regionale e segretario del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo replica alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Fedriga in occasione della conferenza stampa con cui, assieme agli assessori Riccardi e Scoccimarro, ha parlato di contrasto al dissesto idrogeologico. «Prendiamo atto del fatto che il presidente Fedriga si è finalmente accorto che il cambiamento climatico esiste e che devono essere presi rapidamente dei provvedimenti non più rinviabili per la mitigazione del suo impatto», dichiara Moretuzzo. «Ci auguriamo che ora sia coerente con questa tardiva presa di coscienza e che inverta rapidamente la rotta rispetto a numerose scelte che hanno caratterizzato fino ad ora la sua amministrazione. Come si conciliano, ad esempio, le affermazioni del presidente con lo stanziamento di ulteriori 26 milioni di euro annunciato a luglio dall’assessore Bini per la realizzazione di nuove piste da sci in montagna, con una quota neve che le stesse indicazioni dell’Arpa spostano sempre più in alto? Il presidente chiederà di diventare commissario anche per la messa in sicurezza della strada finanziata e condivisa dalla sua amministrazione regionale sui sentieri Cai 227-228 da malga Tuglia al rifugio Chiampizzulon e i cui lavori sono stati interrotti perché la strada è iniziata a franare prima ancora di essere stata completata, come facilmente prevedibile e denunciato dall’opposizione e dalle associazioni ambientaliste? Mi chiedo anche se il presidente toglierà la delega all’assessore Scoccimarro, che ha ridicolizzato il report pubblicato dall’Arpa sui cambiamenti climatici, dicendo che lo terrà in considerazione “solo se e quando lo riterrà opportuno”. È lecito chiedersi anche se la giunta Fedriga prima di procedere con la richiesta di commissariamento approverà finalmente il Piano regionale di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, annunciato in pompa magna con la legge manifesto FVGreen e mai poi approvato. Il tempo degli annunci a beneficio di telecamera, delle opere inutili e dannose e degli sprechi deve finire».