Moretuzzo incontra i rappresentanti del mondo dell’edilizia. «Dal Superbonus ai 700 milioni di euro fermi: giunta Fedriga inadeguata. Mai sfruttata pienamente la specialità regionale»
Stamattina il candidato alla Presidenza della Regione Massimo Moretuzzo ha incontrato nella sede di Confartigianato Udine Uno, a Udine, una numerosa rappresentanza del mondo dell’edilizia regionale. È stata l’occasione per raccogliere le sollecitazioni delle associazioni di categoria e riflettere sulla situazione del comparto. Una situazione estremamente complicata, «frutto di una politica di bonus e di una pluralità di incentivi al settore che andavano pianificati in modo diverso», ha detto Moretuzzo, ricordando, in primis, la brutta pagina scritta di recente dalla Giunta Fedriga quando, sulla vicenda del Superbonus, ha sconfessato l’operato del Consiglio regionale. «Dopo il colpo di mano del Governo italiano che dalla sera alla mattina ha demolito il Superbonus lasciando famiglie e imprese esposte a ingenti crediti finanziari, Fedriga aveva commentato che “era impensabile continuare così”. Eppure era stato pensabile l’esatto opposto solo pochi giorni prima quando, all’unanimità, il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia aveva approvato un provvedimento che di fatto replicava in toto, in scala regionale, il provvedimento giudicato “insostenibile”. Nello scegliere se stare dalla parte dei cittadini o da quella del Governo Meloni, Fedriga ha scelto di adeguarsi alle scelte restrittive del Governo statale sconfessando gli impegni assunti».
Moretuzzo ha anche ricordato gli «oltre 700 milioni di euro per investimenti in opere pubbliche finanziate dalla Regione fermi nelle casse dei Comuni. Una cifra enorme che impone una riflessione seria e immediata per individuare le realtà che presentano difficoltà gestionali, aiutandole a risolvere le loro criticità, ma anche per avviare un uso dei fondi regionali più efficiente ed efficace. La Giunta non ha contezza del perché quei fondi sono fermi. Si appella a comportamenti non virtuosi degli enti, alle lungaggini burocratiche. Mai affronta il tema delle criticità strutturali dei Comuni con personale insufficiente e conseguenti difficoltà realizzative sulle progettualità da portare avanti. Questione che, in più occasioni, è stata affrontata in Consiglio regionale, ma che evidentemente la Giunta ha ritenuto di secondaria importanza. Così come ha ritenuto di secondaria importanza una norma regionale sugli appalti pubblici, che faccia leva sulla specialità regionale per una gestione più snella e vicina al sistema delle imprese regionali. Norma che, da consigliere regionale, ho sollecitato, inascoltato, fin dalle prime battute di questa legislatura. Anziché lamentarci inutilmente del Codice degli Appalti avremmo potuto, come Regione, copiare esempi virtuosi come quello della Provincia di Bolzano in tema di lavori pubblici, dove grazie ai criteri di minore impatto ambientale si agevolano le imprese e i sistemi economici locali. Sarà una delle prime cose che faremo in caso di vittoria alle elezioni del 2 e 3 aprile», ha detto Moretuzzo, rivendicando infine un ruolo di primo piano della Regione in materia di governo del territorio, competenza esclusiva sulla quale «l’attuale maggioranza troppo poco ha fatto».