Moretuzzo: «Più che “FVGreen” è una legge da “Fake Green”. Altro che Regione pilota per il Green Deal europeo!»

E’ decisamente duro il capogruppo di Patto per L’Autonomia Massimo  Morettuzzo sul testo della cosiddetta legge “FVGreen:  «A tutte le numerose proposte sui temi dell’ambiente e della transizione ecologica che abbiamo fatto in questa legislatura ci è stato risposto dicendo di non preoccuparci, perché la Giunta stava lavorando alla legge “FVGreen” che avrebbe raccolto le proposte uscite dal Consiglio regionale e determinato un grande passo in avanti nelle politiche ambientali della Regione, portandola addirittura ad essere Regione pilota per il Green Deal europeo, tanto da raggiungere la neutralità carbonica con 5 anni di anticipo sulla scadenza del 2050 posta dall’Unione Europea! La legge illustrata oggi (21 aprile, ndr) in aula dall’Assessore Scoccimarro è tutto fuorché una legge innovativa e capace di determinare una svolta nell’ottica della transizione ecologica del Friuli-Venezia Giulia – commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo –: ci sembra un collage di azioni in buona parte già in corso, condite da tanta retorica green». «Manca totalmente una visione di insieme, capace di tracciare una direzione di marcia chiara e orientata a un vero processo di cambiamento: come si può parlare di transizione energetica a prescindere da un Piano energetico regionale aggiornato? Che transizione si vuole avviare se non si dà nemmeno un euro di contributo alle aziende che possono installare pannelli fotovoltaici sui propri stabilimenti produttivi? Come può una legge che vorrebbe essere una legge quadro sul tema ambientale non considerare la questione del consumo di suolo, incentivato dalla Giunta attraverso i contributi sulle prime case di nuova costruzione invece che sulle ristrutturazioni? Come si fa a citare più volte in norma il tema dei cambiamenti climatici e continuare a finanziare con decine di milioni di euro impianti sciistici a bassa quota?». Alla luce delle forti criticità della nuova legge – presentata alla vigilia della Giornata mondiale della Terra –, il capogruppo del Patto per l’Autonomia si augura che «la Giunta tenga in considerazione le proposte che arriveranno dalla minoranza e cambi profondamente un testo che rischia di essere totalmente inutile in un ambito in cui invece è necessaria un’iniziativa forte da parte della Regione, che dovrebbe fare leva anche sulla specialità regionale come strumento per fare prima e meglio dello Stato quanto serve per affrontare un tema che sta diventando sempre più urgente».