Moretuzzo: «Regalati allo Stato 94 milioni dell’extragettito Imu, il Presidente Fedriga non ha detto la verità sugli accordi finanziari con il Ministro Tria»

Si sono conclusi oggi (12 luglio, ndr) i lavori della prima Commissione integrata che consegnano l’assestamento di bilancio all’esame dell’Aula dal prossimo 23 luglio. Un assestamento che conferma un governo senza grandi idee sui temi strategici per la regione, con tante piccole poste messe qua e là senza una visione di medio e lungo termine. Sicuramente qualche sorpresa arriverà dall’Aula, sulla quale pioveranno centinaia di emendamenti a decidere le sorti del tesoretto da 30 milioni che rimane alla mercé dei voleri del Presidente, in barba al lavoro e al confronto nelle Commissioni consiliari.
«Una cosa, però, questo assestamento la stabilisce, peraltro in modo molto netto – osserva Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale –: non sarà lo Stato a restituire ai Comuni del Friuli-Venezia Giulia le risorse ingiustamente sottratte con la partita dell’extragettito Imu, ma la Regione! Ora si svela il gioco delle tre carte fatto dal Presidente Fedriga quando ha presentato il nuovo Patto finanziario siglato con lo Stato», dichiara Moretuzzo, che spiega: «Avevamo in mano una sentenza della Corte Costituzionale del 2016 che diceva chiaramente che lo Stato ha truffato gran parte dei Comuni del Friuli-Venezia Giulia, chiedendo loro più di quanto doveva – complessivamente si tratta di una partita di 94 milioni di euro –, e la Regione ha rinunciato a ottenere questi soldi per i Comuni, come stabilito dalla Corte, in cambio di uno sconto irrisorio nei contributi da versare allo Stato, che nel 2019 su oltre 700 milioni da versare è di soli 30 milioni».
Il tema dei rapporti finanziari con lo Stato rimane quindi un tema centrale per la tutela dell’autonomia regionale e per il rilancio della specialità, a maggior ragione in un momento storico in cui i dati economici e demografici dicono chiaramente che il Friuli-Venezia Giulia sta soffrendo in misura molto maggiore rispetto alle altre regioni del nordest.