Movimneto “no inceneritore” sfilerà al carnevale di Maniago. Ribadire il diritto alla satira al messaggio sociale in essa contenuta”

Nota stampa dal Gruppo Ecologista Pordenone e Gruppo Giovani NoInc. Spilimberghese e Pedemontana: “Come martedì scorso a Montereale, domenica saremo a sfilare anche al carnevale di Maniago per ribadire il diritto alla satira e, con il messaggio sociale in essa contenuto, il valore che rappresenta in questa manifestazione, altrimenti destinata, a lungo andare, a scadere in una mera carrellata di allestimenti più o meno belli, ma sterili nei contenuti, o in un momento utile allo stordimento e all’ubriachezza, per evitare i quali si rendono necessari provvedimenti di ordine pubblico. Per l’occasione oltre alla presenza scenica dei nostri allestimenti e costumi distribuiremo un bollettino satirico . Il tutto si ispira al progetto presentato in regione dalla ditta Bioman per la realizzazione di un inceneritore che va ad alimentare un impianto di teleriscaldamento che fornirà calore ad alcune edifici pubblici di Maniago, tra i quali, per il 60% alla caserma Baldassarre. Un progetto che prevede la realizzazione di una caldaia a biomasse, però con le caratteristiche tecniche di un inceneritore, con un camino di 40 m, con una potenza di 52MW, capace di trattare 120.000 t/a di rifiuto e di fornire 15MW alla rete di teleriscaldamento. Esso ha suscitato l’allarme dell’ambientalismo locale e le perplessità di tutti gli enti preposti alla sua valutazione, sia per la dubbia quantità e composizione del combustibile, che per le dimensioni e le emissioni in atmosfera, peraltro a confine dell’area protetta dei Magredi, che per le incongruenze relative alle potenze in gioco. Ad una prima stesura, in seguito alle osservazioni presentate da comitati, associazioni e istituzioni, tra cui la Regione, Arpa, ASFO e il comune di Maniago è seguito un adeguamento tattico da parte della ditta per evitare la valutazione di impatto ambientale, che riduce la quantità di rifiuto combusto e, per potere far funzionare il sistema, lo integra con bruciatori a Metano, ma che nella sostanza non modifica l’impianto. Una vera e propria astuzia calibrata ad hoc sui parametri di valutazione degli uffici regionali preposti a decidere l’assoggettamento alla VIA, che infatti hanno disposto che non sia necessario avviare tale percorso partecipativo a tutela e dell’ambiente e della salute. Ora, se per noi, con i nostri limiti, è stato impegnativo cercare il modo di trasmette con la satira un messaggio di allarme per ciò che potrebbe diventare un terzo inceneritore nel raggio di 13 Km e un ricatto permanente per futuri ampliamenti rappresentato dalla rete di teleriscaldamento, dobbiamo ammettere che siamo stati superati dalle vicende a cui abbiamo assistito nelle recenti riunioni della Commissione ambiente del comune di Maniago e dell’ultimo consiglio comunale in cui è stato discusso del progetto della Bioman. Una commedia cominciata in commissione ambiente alla presenza online di tutti gli enti sopracitati e un legale del comune in qualità di consulente tecnico. In quella occasione gli uffici e enti regionali, per primi, hanno sostanzialmente spiegato che secondo i loro parametri non c’era la necessità di sottoporre a VIA il progetto, stante le modifiche presentate, ma per venire incontro alle lamentele del Sindaco Scarabello rilasciate alla stampa, , hanno lasciato il cerino in mano all’amministrazione comunale dichiarando che essa può fermare il progetto non stipulando l’accordo sul teleriscaldamento. con la Bioman. Al che, pur con valutazioni parziali, l’avvocatessa del comune con il suo intervento ha contestato le procedure della regione specificando che non erano conformi alle norme del diritto ambientale, specialmente per la presenza a confine dell’area protetta dei Magredi. A quel punto il direttore della Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Canali Massimo, a nome di tutti, ha comunicato che non avrebbero più rilasciato dichiarazioni senza la presenza di un avvocato e così anche Arpa, lasciando tutti con un palmo di naso. Ma, tralasciando altri momenti, in cui è stato discusso di un travagliato studio epidemiologico del territorio pedemontano, passiamo direttamente al neo convocato consiglio comunale, in cui trova compimento il resto del melodramma. Infatti agli ultimi due punti dell’ordine del giorno doveva essere discusso il progetto, ma a seguito di chiarimenti da parte del sindaco dai quali trapelava la decisione di non ricorrere al TAR FVG contro la decisione della regione di non assoggettamento alla Via, e anche di una parte della minoranza, imbeccata dalla giunta Fedriga, e di non voler recedere dagli accordi con la Bioman per il teleriscaldamento, decisione che ha portato alle dimissioni dalla delega all’ambiente ed energie rinnovabili dell’assessore. Pitton, dopo una lunga riunione dei capigruppo il Sindaco ha deciso di cancellare i punti all’ordine del giorno, tra i fischi e le grida del pubblico presente. Il quale esponendo uno striscione con scritto “NO INCENERITORE” ha richiesto a gran voce le dimissioni della Giunta Comunale. A poco è valsa la spiegazione del suo dissenso dell’assessore Pitton, alla quale anzi, il Sindaco ha tappato la bocca dopo pochi istanti. A volte dunque e tristemente, la realtà supera di gran lunga la fantasia più accesa”.