No al commissariamento del Cro: è preludio dell’accorpamento dell’istituto all’azienda sanitaria. Sindacato infermieristico Nursind chiede incontro in regione
“In questi giorni si legge l’intenzione da parte della Regione di commissariare il Cro, mettendo tutto in capo al direttore generale dell’Azienda sanitaria: non siamo d’accordo e chiediamo la nomina immediata del nuovo direttore generale”. Lo afferma il segretario provinciale del Nursind Gianluca Altavilla, mettendo in evidenza che, “se la nostra istanza non troverà riscontro, riteniamo che questo sia l’anticamera per l’accorpamento dell’istituto con l’Azienda sanitaria di Pordenone. La preoccupazione è quella che, con il commissariamento nel 2025, si vada a metter mano alla legge regionale con la modifica degli assetti delle Aziende friulane”. Secondo il Nursind (il principale sindacato infermieristico in Italia), “con due direttori generali si possono creare sinergie tra i due enti”. Altro aspetto che preoccupa il Nursind è “il piano oncologico, che vede le luci accese tutte su Udine e spente sulla destra al Tagliamento. Il ruolo del Cro è fondamentale e pensiamo che debba essere hub per tutte le patologie oncologiche gastrointestinali, oltre che ginecologiche e del seno. Questo tipo di programmazione è un depotenziamento che rischia di portare alla morte dell’istituto, quando invece è importante aumentare l’attività chirurgica che va di pari passo anche ad alcuni filoni di ricerca e potenziare di più la farmacologia”. Quindi la richiesta del Nursind: “In un’ottica di democrazia e confronto chiediamo un’audizione in terza commissione delle organizzazioni sindacali”.