“No ovovia” in migliaia hanno sfilato a Trieste contro l’opera considerata dannosa per l’ambiente
Ieri a Trieste è stata la giornata del corteo No Ovovia, manifestazione organizzata dal comitato omonimo e alla quale hanno partecipato, secondo i dati diffusi dalla questura 4000 persone (5000 secondo gli organizzatori). Il corteo che ha serpeggiato per le vie della città era partito alle 17.30 da piazza Oberdan. Una marcia composta e gioiosa nella quale spiccava la presenza di intere famiglie, ma anche molti anziani e parecchi giovani, tutti riunti dalla volontà di bloccare un opera ritenuta inutile e ambientalmente inaccettabile. Una protesta in sostanza che ha visto sfilare cittadini di tutte le età al grido composto ma fermo di «NO all’ovovia». Il corteo da piazza Oberdan si é concluso sotto la sede del municipio, riempiendo Piazza Unità. Come è noto per l’Europa la cabinovia non é finanziabile perché manca il rispetto dei vincoli ambientali richiesti dal PNRR, piano che avrebbe dovuto finanziare quasi interamente l’opera. Ora al diniego della Ue si è unita la voce dei cittadini e a chiedere di rispettare il principio di partecipazione democratica è stato il presidente del comitato No ovovia, William Starc, che ha trasmesso una lettera al Capo dello Stato Sergio Mattarella dove si legge: “E’ essenziale che la voce di cittadini venga ascoltata e che le preoccupazioni siano seriamente considerate”. Ma come è noto il sindaco Dipiazza non demorde e vuole il suo “ponte sullo stretto” ottenendo l’impegno (per ora teorico) del Ministero delle Infrastrutture a individuare fondi alternativi.