Nuovi patti finanziari Stato-Regione. Moretuzzo: «Bene lo sconto, ma non basta a compensare il danno subito in passato»
«Una rinegoziazione al ribasso del contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia al bilancio dello Stato è senza dubbio una buona notizia, perché aumenterà le risorse libere a disposizione delle politiche regionali, ma non è ancora arrivato il momento di brindare: continueremo comunque a versare per altri cinque anni una quota consistente delle nostre risorse nelle casse statali, e non si intravede nessun tipo di restituzione di quanto ci è stato tolto negli ultimi 10 anni». È il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo a margine dell’annuncio, da parte del Presidente della Regione, dell’imminente firma dei nuovi Patti finanziari Stato-Regione che porteranno il versamento nelle casse statali a circa 430 milioni di euro all’anno per il quinquennio 2022-2026.
«È anacronistico e paradossale che la Regione sia ancora tenuta a fornire un contributo al risanamento della spesa pubblica italiana in un periodo storico in cui lo Stato è tornato a indebitarsi fortissimamente, superando i 2700 miliardi di euro di debito pubblico. E ancora più paradossale è che rimanga ferma la ferita dei precedenti Patti finanziari che, a partire dal Tondo-Tremonti, hanno devastato il bilancio regionale privando il nostro territorio di risorse per oltre 10 miliardi nel decennio 2011-2021, e infatti la nostra regione è stata, nel Nord, quella che più ha subito la crisi economica degli ultimi anni».
Per il consigliere del Patto per l’Autonomia l’auspicio è che «questa sia solo una tappa di un percorso complessivo di ridefinizione delle competenze della Regione e delle compartecipazioni, che non potrà che partire da una verifica e un monitoraggio delle conseguenze dei precedenti accordi».