OGS sottoscrive DORA – Declaration on Research Assesment,protocollo internazionale per la valutazione della ricerca

 

Il presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Nicola Casagli, ha firmato a nome dell’Ente la San Francisco Declaration on Research Assessment (DORA) sulle buone pratiche condivise a livello internazionale per la valutazione della ricerca.

Il testo completo della dichiarazione è pubblicato su https://sfdora.org/read/.

A oggi DORA è stata sottoscritta da oltre 19mila individui e organizzazioni di 144 paesi. Fra gli enti pubblici di ricerca OGS si aggiunge all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che avevano aderito a DORA negli scorsi anni.

DORA contiene 18 raccomandazioni per i diversi attori del mondo della ricerca (agenzie di finanziamento, istituzioni, editori, organizzazioni che producono dati bibliometrici, singoli ricercatori) articolati intorno a tre cardini principali:
eliminazione dell’uso delle metriche delle riviste – quali l’impact factor – per il finanziamento, il reclutamento e le promozioni;
valutazione della ricerca per i suoi meriti intrinseci e non sulla base della rivista su cui è pubblicata;
sfruttamento delle opportunità fornite dalle pubblicazioni on-line.

“Con la sottoscrizione della dichiarazione, OGS si impegna a esplicitare i criteri usati per le assunzioni e per le progressioni di carriera dei propri ricercatori e tecnologi, sottolineando la centralità del contenuto scientifico delle pubblicazioni in qualsiasi tipo di valutazione, oltre che la necessità di forme diversificate di misurazione dell’impatto della produzione scientifica che tengano adeguatamente conto delle ricadute sociali e del contributo alle politiche internazionali, quali ad esempio gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite” ha dichiarato il Presidente Casagli.

“L’adesione a DORA vuole anche essere un segnale verso le pratiche valutative in uso a livello nazionale, ancora eccessivamente basate sull’uso di indicatori statistici utili a misurare l’impatto generale delle riviste piuttosto che il contenuto scientifico delle pubblicazioni” ha poi concluso.