Ospedale di Gemona: parole tante, fatti zero
“A Gemona avevamo dato una prospettiva e degli obiettivi al momento rinviati per l’emergenza epidemiologica” ha dichiarato l’Assessore Riccardi durante la visita del 29 dicembre scorso a quello che fu l’ospedale di Gemona e delle valli. Quindi tutto rinviato a causa dell’emergenza virus, eppure il primo annuncio delle nuove opere a Gemona era stato dato nell’agosto del 2018, oltre 1 anno e mezzo prima che scoppiasse la pandemia. Lo stesso Riccardi, in persona, aveva dichiarato che “Gemona è una struttura impor tante e penso ci siano tutti gli spazi per riuscire a costruire un’ipotesi compatibile con il sistema generale e che dia soddisfazione a una comunità che si attende molto dalla nuova organizzazione del SSR”. E poi nel Municipio di Gemona il 27 settembre 2019 l’Assessore annunciava in pompa magna tra le varie mirabilia a favore dei gemonesi: “verrà inoltre potenziato l’attuale punto di primo intervento” e “sarà attivata l’automedica diurna”. In tutto quel tempo precedente si è fatto qualcosa per Gemona? E’ vero, adesso c’è la pandemia, ma prima? Esiste almeno un documento programmatorio, quindi un atto concreto, misurabile, che supporti le parole e gli annunci dispiegati dall’Assessore Riccardi lungo l’arco di trenta mesi? Adesso agli annunci si aggiungono i ringraziamenti a quei pochi medici e infermieri che ancora lavorano nell’ex ospedale. Ancora soltanto parole che si aggiungono alle parole. così il consigliere del gruppo misto Walter Zalukar.