Osservatorio della Metalmeccanica FVG: solidità, flessibilità e spirito innovativo

È stato presentato oggi nella sala conferenze di Friuli Innovazione il primo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG. Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, lo studio è unico nel suo genere perché per la prima volta riunisce e analizza i dati provenienti da Innovation Intelligence FVG di Area Science Park, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Intesa Sanpaolo.
La metalmeccanica regionale è propensa all’innovazione

Grazie a Innovation Intelligence FVG, Area Science Park analizzato 5.162 imprese attive delle quali 2.416 rappresentate da società di capitale (47,8%). Sono 217 le imprese che dal 2011 al 2021 hanno depositato almeno un brevetto. Inoltre, emerge che il 23,1% delle imprese è oggettivamente propenso all’innovazione perché ha depositato almeno un brevetto nazionale o europeo, ha ottenuto almeno un finanziamento europeo nell’ambito dei Programmi Quadro FP7 e Horizon 2020, oppure un finanziamento dalla Regione FVG per ricerca, sviluppo, innovazione, brevettazione, industrializzazione o, ancora, è una start-up o una PMI innovativa.

 

Dalla solidità economica una buona base per affrontare la crisi energetica

L’analisi dei dati di bilancio è stata svolta da Intesa Sanpaolo che si è avvalsa di ISID. Dall’analisi dei 62.751 bilanci di imprese manifatturiere italiane è emersa una dinamica dell’elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia migliore rispetto al resto del manifatturiero della regione (+9,8% vs +7,9% la variazione del fatturato tra il 2019 e il 2021). Si tratta di una crescita diffusa, con punte del +23,3%. Tra il 2019 e il 2021 l’EBITDA margin è salito al 10% tra le imprese dell’elettromeccanica friulana (dal 9,3%), due punti percentuali in più rispetto al resto del manifatturiero della regione e poco sopra rispetto allo stesso settore nel resto d’Italia. Inoltre, si è verificato un aumento della liquidità e del grado di patrimonializzazione.

 

L’export traina la crescita

Le esportazioni sono in salita del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2021: in evidenza i prodotti in metallo (+26,6%) e la meccanica (+12,2%), che hanno mostrato un andamento migliore rispetto al dato nazionale, spinte dal traino di Qatar, Germania, Messico e Francia.

Le aziende contrastano l’aumento dei costi con l’efficientamento della produzione

Dall’instant poll condotto su un campione di quasi cento imprese dai dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine risulta che un’impresa su quattro ha confermato le aspettative di crescita di inizio anno.

Se si guarda alle previsioni di andamento del fatturato fatte dalle imprese a gennaio 2022, si attestavano su un +14% complessivo. L’aumento dei costi di produzione previsto per il 2022 sarà ben più elevato (+25% il dato medio). Le aziende del Cluster COMET stanno reagendo soprattutto efficientando la produzione laddove possibile ed installando (o progettando di farlo) impianti fotovoltaici.