Osservatorio regionale antimafia, giovedì convegno a UniUd su legalità e contrasto a lavoro nero e caporalato
Le ispezioni del lavoro e gli strumenti repressivi adottati dal legislatore per contrastare fenomeni patologici diffusi come il lavoro nero e il caporalato, anche quello digitale. Le differenze tra l’efficacia delle sanzioni penali e di quelle amministrative per il contrasto all’illegalità nel lavoro. Sono alcuni dei temi che saranno affrontati in una tavola rotonda organizzata dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine giovedì 27 marzo, dalle 10, nell’aula A del dipartimento (via Tomadini 30, Udine). L’incontro, intitolato “Il diritto sanzionatorio del lavoro per la promozione della legalità. Strategie, tecniche e problemi di effettività”, è promosso con l’Osservatorio regionale antimafia.
Apriranno l’evento i saluti: della direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche, Silvia Bolognini; della presidente dell’Osservatorio regionale antimafia, Barbara Clama; dal delegato per i tirocini del dipartimento, Paolo Cuomo, e dalla coordinatrice del corso di dottorato in Diritto per l’innovazione nello spazio giuridico europeo, Marina Brollo.
Seguirà il vice presidente dell’Osservatorio, Raffaele Conte, presenterà e illustrerà l’iniziativa.
Alla tavola rotonda, coordinata da Valeria Filì, prenderanno parte: Enrico Amati, docente di diritto penale dell’Ateneo friulano; il colonnello Davide Cardia, comandante provinciale della Guardia di finanza di Pordenone; Antonio De Nicolo, già procuratore della Repubblica di Trieste; Pierpaolo Guaglione, direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Trieste e Gorizia; Gianluca Picco, docente a contratto dell’Ateneo che presenterà anche il volume appena pubblicato dal titolo “Il diritto sanzionatorio del lavoro” (Adapt University Press, scaricabile gratuitamente al link www.adaptuniversitypress.it).
«L’incontro incarna alla perfezione l’impronta che desidero dare alle attività del dipartimento durante il mio mandato – spiega la direttrice Silvia Bolognini –, perché convoglia l’attenzione su un tema che valorizza la funzione sociale degli studi giuridici, prevedendo il coinvolgimento di esperti, ma premiando al contempo il lavoro dei giovani».
«La tavola rotonda – spiega la coordinatrice, Valeria Filì, giuslavorista dell’Ateneo friulano e coordinatrice del progetto nazionale “Labour as a driver of sustainable development” – intende rappresentare, per studenti e studentesse del polo economico giuridico, per i professionisti e i cittadini, una occasione di riflessione sul tema delle strategie e tecniche sanzionatorie di corredo alle norme lavoristiche. I relatori, tutti esperti, si confronteranno sui problemi concreti ragionando anche delle differenze tra l’efficacia delle sanzioni penali e di quelle amministrative per il contrasto all’illegalità nel lavoro».
Per la presidente dell’Ora, Barbara Clama, «è cruciale mantenere alta l’attenzione su lavoratori e imprese, particolarmente vulnerabili alle infiltrazioni mafiose e alle pratiche illegali che minano la nostra economia. Il nostro impegno non si limita al contrasto dei fenomeni criminosi, ma è rivolto anche alla sensibilizzazione della società civile e, soprattutto, delle giovani generazioni. Coinvolgere gli studenti in questi temi è fondamentale per promuovere una cultura della legalità che, attraverso una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva, possa rispondere in maniera efficace e duratura alla criminalità organizzata».