Ovovia di Trieste cassata dal Tar: la Regione dovrà riavviare il procedimento autorizzativo

Errare è umano, perseverare è diabolico, speriamo che la Regione a Trieste si ricordi di questo e lasci perdere un progetto strampalato. In sostanza se si vortrà perseverare l’iter di autorizzazione per realizzare la cabinovia di Trieste dev’essere riavviato, motivo? manca la compatibilità urbanistica. Lo scrivono nero su bianco i magistrati Carlo Modica de Mohac di Grisì, Daniele Busico e Claudia Micelli nella sentenza del Tribunale amministrativo del Friuli Venezia Giulia che accolgono il ricorso presentato dagli ambientalisti della Lipu, Wwf, Legambiente Nazionale e Rete Associativa, Comitato No Ovovia rappresentati dall’avvocata Laura Polonioli. “La Regione – si legge nella sentenza – valuterà ora se concludere il procedimento verificando la compatibilità urbanistica dell’opera oppure se sospenderlo fino a quando la variante 12 al Piano regolatore includerà la localizzazione della cabinovia e sarà pienamente entrata in vigore”. Da 3 anni il comitato sostiene che mancano i requisiti e da 3 anni gli uffici insistono nel costruire un progetto senza i requisiti minimi. Il Tar aveva già dato ragione agli ambientalisti lo scorso maggio. Il 16 aprile arriveranno le sentenze degli altri 3 ricorsi pendenti e più sostanziosi sull’iter 1 dei residenti.