Paolo Patui presenta il suo nuovo libro su Luigi Candoni. Il volume sarà presentato alla Libreria Friuli

Nell’anno del 50° anniversario dalla sua scomparsa, Luigi Candoni torna protagonista grazie all’ultima fatica editoriale di Paolo Patui: “Luigi Candoni. Un sipario ancora aperto sul teatro italiano del secondo dopoguerra”, un volume realizzato con il sostegno del Teatri Stabil Furlan, che sarà presentato alla Libreria Friuli, sabato 26 ottobre alle 18. Per l’occasione, l’autore dialogherà con Angelo Floramo, mentre l’attore e direttore artistico di TSF, Massimo Somaglino, leggerà alcuni passi del libro.

Noto come commediografo, dopo la laurea in economia, Candoni si trasferisce a Roma dove organizza i Festival delle Novità, rassegne di teatro di innovazione in occasione delle quali porta per primo sui palcoscenici italiani i testi del Teatro dell’Assurdo e in particolare “Finale di Partita”, di Samuel Beckett (che lui stesso traduce con “Il gioco è alla fine”) per la regia di un giovanissimo Andrea Camilleri. Noto per essere un anticonformista e avere un carattere combattivo, il drammaturgo ha scritto e allestito un centinaio di opere che hanno riscosso successo di pubblico anche oltre oceano, in Usa, Giappone e Sud Africa, tanto da essere considerato uno dei maggiori esponenti del teatro friulano del ‘900. Ma Candoni è stato anche convinto sostenitore dell’Autonomia regionale, battendosi per la lingua e l’identità friulana. Insomma, è stato uno degli intellettuali più prolifici e acuti del panorama friulano, e Paolo Patui, con il suo lavoro, ne traccia un ritratto umano e professionale.

Quella di Luigi Candoni è una figura lungamente studiata da Patui che si è laureato in Lettere portando una tesi proprio sull’opera teatrale del drammaturgo originario di Cedarchis (Arta Terme). Nel 2001, inoltre, si ricorda la pubblicazione integrale dell’opera teatrale inedita “I fuochi sulle colline”, arricchita dalle impressioni di Patui, pubblicazione da cui successivamente è stato tratto anche il documentario RAI, “I fuochi che non si spengono”. Qualche anno più tardi, nel 2008, per iniziativa dell’associazione culturale Luigi Candoni, con la guida artistica di Patui, sono state presentate le “Candoniadi”, una serie di appuntamenti per ricordare la figura di Candoni attraverso pièces e suoi testi, oltre che quelle di altri uomini di cultura carnici.