Pasolini, da tutta Italia a Casarsa per “imparare a insegnarlo” a scuola
Sono una cinquantina e provengono da istituti scolastici di varie città d’Italia, oltre a quelle del Friuli Venezia Giulia (Verona, Ravenna, Treviso, Lucca, Ancona, Pesaro – Urbino, Rimini), gli insegnanti delle scuole secondarie che si sono dati appuntamento a Casarsa, nella sala consiliare di palazzo Burovich, dove da oggi e fino a sabato 4 settembre seguiranno il corso di formazione “Pier Paolo Pasolini, un intellettuale con cui leggere il Novecento” (riconosciuto dal Miur/Ufficio Scolastico Regionale Fvg, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna). Coordinato dai docenti Roberto Carnero e Francesco Colussi, è organizzato dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini (con il sostegno della Regione Fvg e del Comune di Casarsa) che conferma e rafforza il suo ruolo, in Italia, di centro di formazione oltre che di divulgazione e valorizzazione della figura di Pasolini. “Un obiettivo ,il nostro, che si declina in diversi progetti diretti non solo a studenti e studiosi, come accadrà fra qualche giorno con la nuova edizione della scuola Pasolini – sottolinea la presidente del Centro Studi Flavia Leonarduzzi – ma anche a docenti, che, attraverso corsi come questo, possono approfondire la conoscenza di Pasolini e acquisire strumenti per un possibile utilizzo didattico della stessa. E trasmettere ai ragazzi l’importanza di una figura la cui opera può costituire una porta di accesso, assai efficace e, in qualche misura, forse unica, alla cultura e alla letteratura del Novecento.” Il percorso delle tre giornate si snoderà fra biografia, opere, pensiero del poeta e intellettuale, collegando la sua attività ai più significativi fenomeni storici, economici, culturali e artistici sviluppatisi in un ampio segmento del Novecento (dalla Prima guerra mondiale agli anni Settanta). Particolarmente importanti in questo senso appaiono gli anni della formazione e delle prime prove espressive in Friuli, che concentrano in luce le matrici dell’opera e del pensiero pasoliniano degli anni successivi. Il corso, strutturato con approccio interdisciplinare e multidisciplinare (letteratura, storia, filosofia, economia, sociologia, arte, cinematografia), tratterà gli anni in Friuli di Pasolini, paradigma per comprendere 40 anni di storia nazionale e locale, a cura di Andrea Zannini (Università di Udine) e Anna Tonelli (Università di Urbino); Pasolini e la poesia del secondo Novecento, con Rienzo Pellegrini (Università di Trieste) e Giovanni Tasca (Licei “Le Filandiere” San Vito al Tagliamento); La poesia friulana di Pasolini, con Roberto Carnero (Università di Bologna) e Angelo Favaro (Università di Roma “Tor Vergata”), per concludersi con il rapporto fra Pasolini e il cinema, affidato alle relazioni di Riccardo Costantini ed Elena D’Incà (Cinemazero Pordenone). Durante le tre giornate i corsisti potranno partecipare anche alla visita guidata di alcuni luoghi significativi della presenza e dell’ispirazione pasoliniana, curata da Francesco Colussi (Centro Studi Pier Paolo Pasolini – Licei Le Filandiere San Vito al Tagliamento)