Patto per l’Autonomia, interpellanza sulle offese alla senatrice Segre dal gestore di Malga Pramosio: «Parole inaccettabili, giusta la condanna del Presidente Zanin»
Le parole offensive espresse in un post social dal gestore di Malga Pramosio nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre, dopo il biasimo espresso da un comunicato del Presidente del Consiglio Zanin, trovano ferma condanna anche da parte dei consiglieri Moretuzzo e Bidoli del Gruppo consiliare Patto per l’Autonomia.
«Le offese e il linguaggio d’odio sui social sono una delle piaghe del nostro tempo ma questa vicenda è particolarmente grave perché non solo si insulta una persona con il vissuto e lo spessore della senatrice, ma anche la memoria di un intero territorio» afferma Moretuzzo.
«Malga Pramosio non è solo un bene pubblico, i cui gestori dovrebbero comunque avere un certo contegno, ma è anche un simbolo delle atrocità che il nostro territorio ha subito a causa della occupazione nazifascista, ed è inaccettabile che chi è chiamato a curare questo luogo si lasci andare a questo genere di esternazioni nei confronti di una persona che di queste violenze è stata testimone e vittima in prima persona. Non si tratta di politica ma di rispetto della dignità di una persona e anche di un territorio che non vuole dimenticare la propria storia».
Esprimendo apprezzamento per la condanna di questi atti pubblicata dal Presidente del Consiglio Zanin, in quanto rappresentante dell’intera comunità politica regionale, i consiglieri del Patto per l’Autonomia annunciano un’interpellanza di prossimo deposito per interessare la Giunta regionale del caso e chiarirne la posizione in merito ai requisiti di comportamento pretesi da persone che gestiscono beni pubblici regionali, come la Malga Pramosio.