Patto per l’Autonomia, Moretuzzo: «Sul nucleare la Giunta ha le idee confuse, chiarisca la posizione sulla centrale di Krško»

«Apprendiamo da una nota stampa che l’assessore Scoccimarro non è favorevole all’energia nucleare – osserva il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo –, anche se nessun passo indietro è stato fatto in merito alle dichiarazioni espresse in Aula, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, quando, in risposta a una interrogazione del Patto per l’Autonomia sul futuro della centrale nucleare slovena di Krško, l’esecutivo regionale ha dichiarato di voler esplorare la possibilità di un partenariato attraverso una verifica con i governi di Slovenia e Croazia, magari come futuro asset della società energetica regionale». In questo senso, continua Moretuzzo, «ci chiediamo che idea abbia la Giunta Fedriga sul ruolo dell’ipotizzata società: perché dovrebbe acquisire quote della centrale nucleare di Krško, come paventa Scoccimarro? Pensiamo piuttosto, come ribadito in più occasioni, debba gestire direttamente le centrali idroelettriche della nostra montagna, oggi in mano a multinazionali, per far sì che i profitti generati dalla produzione di energia rimangano sul territorio e non finiscano per arricchire società extraregionali. Infine, ci chiediamo perché l’assessore Scoccimarro cerchi di sminuire un problema di grandissimo impatto anche per la nostra regione adducendo che i cambiamenti climatici si sono sempre alternati nella storia del nostro pianeta, evidentemente dimenticando quanto evidenziato dai ricercatori dell’Arpa Fvg, autori di uno studio conoscitivo proprio sui cambiamenti climatici e di alcuni loro impatti in Friuli-Venezia Giulia. In sede di 4^ Commissione e davanti allo stesso Scoccimarro, quegli stessi ricercatori hanno dipinto un quadro drammatico, una situazione del tutto eccezionale, che sta subendo un’accelerazione molto rapida e in cui l’uomo gioca un fattore di grande rilievo. In quella sede si è parlato della necessità di coniugare l’adattamento con la mitigazione, ma se l’assessore non riconosce la singolarità e l’origine del problema, come possiamo aspettarci che sappia trovare risposte efficaci?».