Pensare la fine, il nuovo saggio di Marco Pacini: presentazione 29 aprile a Udine
Pensare la fine. Conversazione con Marco Pacini, Pier Aldo Rovatti e Stefano Tieri in occasione della pubblicazione del nuovo saggio di Marco Pacini con reading a cura di Rita Maffei in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e vicino ⁄ lontano 18. L’appuntamento è per il 29 Aprile ore 18.00 a Udine al Teatro San Giorgio ed è parte del ciclo di incontri “Il futuro accade” che scandisce e approfondisce gli spettacoli e gli interrogativi della Stagione Teatro Contatto 40 ed è organizzato per iniziativa del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e in collaborazione con vicino/lontano 18. L’ingresso è libero.
Pensare la fine (Meltemi, 2022)
La recente accelerazione della crisi climatica e ambientale non trova soluzioni adeguate. L’ipotesi da cui prende le mosse il saggio di Marco Pacini è che per imboccarne una via d’uscita risulti indispensabile la pratica di un pessimismo attivo e creativo, anziché la predicazione di un ottimismo ottuso. In altre parole, sarebbe necessario maturare culturalmente e psicologicamente un “pensiero della fine” così da poterla evitare, un pensiero che si sottragga ai cortocircuiti responsabili dell’inazione o, peggio, di azioni prigioniere di una sorta di doppio legame tra doveri green e standard di vita irrinunciabili perché presunti sostenibili. La maturazione di un pensiero in grado di sostenere la sfida dovrà partire dalle parole che nutrono il discorso pubblico, così da sottoporle a uno ‘stress test’ in quello che Bruno Latour ha definito ‘nuovo regime climatico’.
Marco Pacini è stato caporedattore de ‘L’Espresso’ fino al 2020, dopo una lunga esperienza giornalistica. Nel 2005 ha ideato il progetto culturale ‘vicino/lontano’ che ha dato vita all’omonimo festival e al Premio Terzani. Ha diretto una collana di saggi per Forum Editrice Universitaria Udinese e ha già pubblicato Epocalisse (2018). Attualmente fa parte della redazione della rivista filosofica “aut aut” e della giuria del Premio Terzani.