Petizione on line “Appello Trieste”, citta della scienza non capitale dell’antiscienza. Raccolte in poche ore decine di migliaia di firme
Trieste si ribella. La maggioranza di triestini che si possono definire sì vax senza ombra di smentita, ha deciso di rovesciare l’immagine che in Italia e nel mondo è stata data del capoluogo giuliano dall’invasione dei vari novax, no Green pass ed affini. Così è nata una iniziativa che in poche ore sta proliferando sul web. Si tratta di una petizione su change.org a sostegno dell’immagine della città dopo le proteste, una petizione promossa dal presidente della Barcolana Mitja Gialuz e dall’avvocato Tiziana Benussi. In sostanza ora migliaia di vaccinati triestini hanno alzato la testa per fare riconquistare alla città il titolo di capitale della scienza e non della negazione. La petizione “Appello a Trieste. Perché Trieste è scienza, lavoro, cultura e responsabilità” ha bruciato in poche ore le 20000 firme e viaggia velcemente verso le 30000 in meno di 24 ore. Se all’inizio, le prime cento firme erano quelle di scienziati, avvocati, rappresentanti della cultura, la raccolta si è allargata a macchia d’olio, trasversale a tutte le fasce della società civile. Anche il presidente della Regione Fvg Fedriga, il sindaco Dipiazza e l’assessore regionale alla salute Riccardi hanno firmato l’appello di Tiziana Benussi e Mitja Gialuz su “Trieste capitale della scienza, non della cultura antiscientifica” hanno spiegato. Anche i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia hanno comunicato di aderire alla petizione. Commentano i portavoce pentastellati: “Il preoccupante aumento dei contagi, l’immagine anche sui media nazionali di Trieste capitale delle manifestazioni ‘no green pass’ e ‘no vax’ e la crescente disinformazione, soprattutto sui social, conferma ancora una volta l’urgenza di affidarsi alla comunità scientifica per combattere la pandemia” aggiungono i consiglieri M5S. “La nostra posizione rimane quella che abbiamo espresso nelle scorse settimane: nel mezzo di una pandemia, la libertà è data dalla possibilità di vaccinarsi e da tutti quegli strumenti per arginare l’infezione e impedire di trovarsi costretti a nuove chiusure. Per questo – conclude la nota – sottoscriviamo il richiamo alla responsabilità contenuto nella petizione”. In sostanza la petizione che sta assumendo caratteristiche bypartisan è una risposta a chi pensa che il rumore equivalga ad essere maggioranza.
Appello a Trieste
Nelle settimane scorse la nostra città è stata teatro di manifestazioni contro il green pass: da qui è nata l’idea che Trieste sia la capitale italiana dei no vax, dei no green pass e della cultura antiscientifica.
Trieste non è questo. E vuole dirlo a gran voce.
Trieste è la capitale italiana della scienza e della scienza si fida. È una città che ha sofferto a causa di una pandemia che ha stroncato troppe vite, ha fatto soffrire tante persone e ha depresso l’economia.
Trieste è una comunità di persone razionali, responsabili e consapevoli che possono uscire dalla tempesta soltanto tutte assieme. Ciascuna con un’assunzione di responsabilità verso le altre.
Il vaccino ci restituisce la libertà. La libertà di essere curati. La libertà di lavorare e di fare impresa. La libertà di studiare in classe e nelle università. La libertà di coltivare i propri interessi e di riprendere una vita sociale. La libertà di fare sport e di viaggiare.
Chi combatte contro i vaccini e contro il green pass non deve mettere in pericolo queste libertà e la salute dei cittadini; non può danneggiare l’economia.
Nello spazio pubblico facciamo sentire anche la voce della grande maggioranza dei cittadini che si sono vaccinati, mettendo in sicurezza sé stessi e adempiendo un dovere di solidarietà sociale, scolpito nell’art. 2 della Costituzione e richiamato dalle massime autorità civili e religiose.
È venuta l’ora della responsabilità. Di tutti.