Piano di sviluppo rurale 2023-2017, sei incontri in tutta la regione per illustrarlo
Al centro di sei incontri il contributo dei fondi europei agli obiettivi dello Sviluppo Rurale FVG. Si delinea per il prossimo quinquennio il quadro delle azioni della Regione, che saranno sostenute con oltre 227 milioni di euro di risorse cofinanziate, integrati con ulteriori 50 milioni di fondi regionali. Dopo l’incontro a Udine dello scorso 8 febbraio, aperto solo al partenariato, prendono avvio gli eventi aperti al pubblico, in programma nei prossimi due mesi, per illustrare ai cittadini ed ai beneficiari della regione il nuovo Sviluppo Rurale FVG che comprende il Complemento di Sviluppo Rurale, CSR, ossia il documento regionale attuativo del Piano Strategico della PAC per la programmazione 2023-2027, e le risorse ancora in campo del PSR 2014-2022.
Lo annunciano l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, forestali, ittiche e alla montagna, , la Direzione centrale risorse agroalimentari forestali e ittiche e l’Autorità di gestione del regionale del PS PAC 2023-2027.
“Il CSR sostituisce i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) delle Regioni conseguentemente al superamento della programmazione regionalizzata della Politica Agricola Comune per lo sviluppo rurale – spiega l’assessore –, delineando così il quadro delle nostre azioni nei prossimi cinque anni. Azioni che saranno sostenute con 227.593.361,19 euro di cui 92.630.498 euro di risorse FEASR e che la Regione ha integrato con l’ultima legge di stabilità con risorse proprie per ben 50 milioni di euro. Benché le regole nelle quali è ingabbiata la gestione dei fondi europei siano molto lontane dal concetto di semplificazione – continua l’Assessore – la Giunta, con l’attribuzione delle risorse aggiuntive regionali, ha sancito oggettivamente che il sistema è indispensabile e necessario per consentire al settore primario di innovare e raggiungere gli obiettivi irrinunciabili non solo per la sopravvivenza ma soprattutto per la crescita e la soddisfazione delle aziende agricole e forestali, anche in ottica di presenza e remunerazione sui mercati.”.
Il primo incontro aperto il pubblico per la presentazione di “Sviluppo Rurale Fvg” è in programma a Maniago il 16 febbraio, nella sala convegni del Consorzio Nip, in via Venezia 18/D. I successivi sono in calendario il 1° marzo a Gradisca d’Isonzo, il 9 marzo a Tolmezzo, il 14 marzo a Codroipo, il 22 marzo a Torviscosa e il 30 marzo a Fiume Veneto. In tutti gli appuntamenti, sarà il personale dell’Autorità di Gestione regionale a incontrare direttamente i potenziali beneficiari dello Sviluppo Rurale.
“Con questi eventi sul territorio del Friuli Venezia Giulia vogliamo garantire ai cittadini e alle imprese del settore primario un’informazione corretta e puntuale sulle opportunità – continua l’assessore– considerati che entro la fine del 2025 verranno erogati, tra PSR 2014-2020 e nuova programmazione, circa 160 milioni di Euro e che sono già stati attivati i bandi della nuova programmazione per le indennità agli agricoltori che operano in zone montane e nelle aree Natura 2000”.
“Per la creazione del Complemento regionale della nuova programmazione, abbiamo coinvolto tutti gli attori del territorio – evidenzia l’Autorità di Gestione regionale – con un approccio partecipativo e corale. Per questo siamo certi che quanto approvato riscontrerà il favore dei beneficiari”.
Con l’intento di creare un nuovo contenitore digitale per tutte le informazioni sulle opportunità gestite a livello regionale con fondi europei, inoltre, è stato realizzato un nuovo portale, www.europa.regione.fvg.it, dotato di tecnologie avanzate che migliorano sia l’accessibilità, sia la navigazione, per offrire uno spazio rivolto al pubblico che consente ricerche e funzionalità di supporto.
Gli interventi inseriti nella nuova Programmazione dello Sviluppo Rurale, si articolano in oltre una trentina di azioni: si va dal sostegno alla produzione integrata e alle tecniche lavorazione ridotta dei suoli, dalla introduzione delle colture di copertura alla gestione di prati e pascoli permanenti, fino alla gestione di investimenti non produttivi per la gestione attiva delle infrastrutture ecologiche.
Sostegno anche agli impegni specifici per la riduzione delle emissioni di ammoniaca di origine zootecnica e agricola e per il mantenimento della forestazione/imboschimento e per i sistemi agro-forestali. Azioni anche per l’insediamento di giovani agricoltori, il sostegno all’agricoltura biologica e all’allevamento che mette al centro il benessere animale, agli investimenti in infrastrutture con finalità ambientali, e agli investimenti per la prevenzione ed il ripristino danni foreste, nonché per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Tra gli strumenti finanziari messi in campo, un fondo di rotazione per investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti agricoli, e un fondo di rotazione per investimenti produttivi agricoli a favore della competitività delle aziende agricole, dell’ambiente e del benessere animale. “Le necessità ulteriori di flessibilità e semplificazione, conclude l’assessore, non possono rimanere senza risposta, per questo abbiamo avviato il percorso per dotarci di un Organismo Pagatore Regionale, che renderà più efficiente e qualificato il sistema di erogazione degli aiuti in agricoltura in attuazione della PAC. L’organo è stato istituito in ERSA con la legge di stabilità del 2022 e prossimamente verrà presentata al Ministero la domanda di riconoscimento, con l’obiettivo di renderlo operativo già dal prossimo esercizio finanziario, che per gli aiuti della PAC decorre dal 16 ottobre 2023”.