Piccola ma uguale
Sarà che siamo spesso critici a prescindere, ma questa cosa degli insulti razzisti allo stadio Friuli non è un fulmine a cielo sereno.
E, poi, ci vuole una nuova presa di posizione del portiere francese, perché la società degli autorevoli imprenditori friulani di stinchi umani si svegli ed esprima solidarietà al giocatore e possibili iniziative per trovare e contrastare i responsabili dell’accaduto.
Ora, qualcuno si sente anche offeso dal momento che il giocatore francese, che viene da una banlieu e sa cos’è – meglio di tanti altri – integrazione, si è permesso di dire che gli spettatori che hanno sentito le ingiurie razziste e non si sono opposti possono essere considerati complici.
No, qui c’è integrazione, solidarismo, ecc. ecc. , hanno risposto autorità e sostenitori del nord est, così come dell’originalità storica e culturale della Piccola Patria. Ma sarà davvero cosi’?
La rabbia sociale e culturale alimentata spesso da autorevoli soggetti della politica e dell’imprenditoria alberga e ha radici anche qui e trova nei “poveri” di cultura e di soldi terreno fertile e non solo in curva Nord. C’è tanto da fare!
Zihal