Pierluigi Visintin tra scritture, militanze e umanità. Un libro indaga la vita e le opere dell’intellettuale

Domani, venerdì 1° luglio 2022, alle ore 18 presso la Libreria Tarantola di Udine, verrà presentato il volume che indaga la vita e le opere di uno tra gli scrittori e gli intellettuali più pertinaci che il Friuli abbia mai avuto. Pierluigi Visintin. Scritture militanze umanità, di Carlo Londero, pubblicato da Forum Editrice, è il primo libro a mettere a fuoco l’attività del ‘Picchio’ (questo il soprannome dello scrittore a indicare la tenacia con la quale perseguiva la verità al fondo delle cose), nato a San Giorgio di Nogaro nel 1946 e morto a Udine nel 2008. Intellettuale polimorfo, perspicace, anarchico, con i suoi scritti Visintin ha sempre voluto smuovere le coscienze per restituire dignità a chi dalla Storia è posto ai margini o per allertare da derive antidemocratiche, da sempre intendendo la politica come partecipazione di tutti i cittadini per il bene comune e civile. Il libro di Londero è bipartito e la seconda sezione accoglie la corposa bibliografia (più di 700 i titoli) di e su Visintin. Partiamo dalla fine, perché interrogando la bibliografia ci vengono indicate la molteplicità di interessi e di generi praticati da Visintin e la mole delle sue pubblicazioni. E infatti egli è stato poeta, autore per il teatro e la radio, saggista, prosatore, traduttore. Per fare alcuni esempi, si possono citare le traduzioni in friulano dell’Odissea di Omero e dell’Inferno di Dante, il romanzo plurilingue Il sommo stregone e il racconto Processo e morte di Socrate detto il tafano, le vicende del gappista Romano il Mancino e i Diavoli Rossi, le ricerche archivistiche sull’operato non proprio limpido né pastorale dell’arcivescovo Nogara confluite nei libelli antirevisionistici Luci e ombre di un arcivescovo e Come si vincono le elezioni, la dotta ricerca Casanova Gourmet su Giacomo Casanova e la cucina del Settecento, le riscoperte del pittore Angiolino e del compositore Pezzè, il dramma storico-didattico I giorni del Cormôr, le sceneggiature radiofoniche per la Rai con riduzioni da Bartolini, Tavan, Maniacco, Kersevan, la satira epico-goliardica in ottave di endecasillabi della Sciaquoneide.
La prima sezione del volume, invece, mette in relazione il particolare essere polýtropos di Visintin (‘multiforme’, aggettivo mutuato dall’Odissea) con l’intenzione di restituire la sua complessità e la sua variegatura con una prima e utilissima ricognizione critica delle sue opere, tracciando relazioni e mettendo in luce le poetiche e lo stile dello scrittore. Londero, inoltre, indica come ci sia un filo che lega tra loro tutte le opere del Picchio. Secondo l’autore, infatti, è con gli anni Ottanta e grazie all’interesse per lo “sciopero al contrario” del maggio 1950 (in favore della canalizzazione del torrente Cormôr nella Bassa friulana) che lo scrittore avvia senza soluzione di continuità quell’intensa e diversificata attività culturale e di scrittura che lo ha caratterizzato. Il libro non traccia solo congiunzioni ma, anzi, vuole illustrare l’intera produzione di Visintin: da qui Londero fa emergere le specificità analizzando e approfondendo i testi, per restituirci tutta la verve che contraddistingue il Picchio. Durante la presentazione presso la Libreria Tarantola (via Vittorio Veneto 20, Udine), venerdì 1° luglio 2022 alle ore 18:00, Rodolfo Zucco dialogherà con Londero, Stefano Rizzardi leggerà brani di Pierluigi Visintin.