Poca coerenza e molta smemoratezza sono di casa in Comune a Udine
La ex consigliere comunale di Udine Claudia Gallanda ci ha trasmesso questo, diciamo, divertente resoconto relativo ad un accordo “parasociale” approvato il 25 marzo ultimo scorso dal Consiglio comunale del capoluogo friulano. Scrive Gallanda: “ben inserito nell’ oggetto n. 32 d’ord. “Linee di indirizzo per il rinnovo dell’accordo parasociale volto alla disciplina della corporate governance di AcegasApsAmga Spa e per l’aggiornamento dell’Accordo Industriale con Hera SpA del 23.06.2014”, si ritrova la possibilità -parrebbe tra le scelte più apprezzate- al punto b. della costruzione da parte di un soggetto terzo della centralina idroelettrica in Udine, presso Largo delle Grazie, e al punto c. una progettazione e realizzazione a scopo didattico, di una riproduzione funzionante della centralina idroelettrica nello stesso luogo. Proposta votata a larga maggioranza, con i soli voti contrari di Domenico Liano (M5s) e di Enrico Bertossi (Prima Udine)”. Fin qui sembrerebbe nulla di strano se non fosse, spiega Gallanda, che “giusto 2 anni fa, in data 27 aprile 2017, con oggetto n. 29 d’ord. “Ordini del giorno relativi alla Approvazione del Documento unico di Programmazione e del Bilancio di Previsione 2017-2019” si votò l’ordine del giorno n. 16 sottoscritto dai Consiglieri Claudio Galluzzo, Andrea Sandra e Andrea Castiglione, con il quale s’impegnava “il Sindaco e la Giunta -visto lo studio di fattibilità inerente la realizzazione di centraline lungo il percorso di alcune rogge ove sono presenti i salti di fondo e tra essi quello di Largo delle Grazie nel quale la realizzazione di una centralina comprometterebbe irreversibilmente l’attuale assetto architettonico e ambientale del tratto in questione, senza un’efficiente produzione di energia elettrica che giustifichi l’invasivo intervento- a sostenere l’inopportunità di tale intervento e impegnarsi, in ogni sede deputata, a impedire la realizzazione dell’opera”. L’ordine del giorno teso a bloccare la centralina passò con 30 voti, tra cui quelli di Antonio Falcone, Loris Michelini, Paolo Pizzocaro, Monica Paviotti, Mario Pittoni, Sara Rosso. Gli stessi che, consiglieri sia in questa e nella passata amministrazione, una settimana fa hanno votato ciò che va nella direzione opposta a quanto hanno votato due anni fa. Chissà se l’attuale vicesindaco Loris Michelini si è scordato di esser stato contrario, appena due anni fa, alla realizzazione della centralina? “È vero che si può cambiare idea, commenta Gallanda, l’importante sarebbe avere le idee chiare”.